L’Oasi “Belvedere”, col laghetto di Sovico, ha riaperto dopo la momentanea e forzata chiusura decisa dall’amministrazione comunale a seguito degli episodi di vandalismo. L’Oasi riapre con nuovi orari e con un’ordinanza che prevede sanzioni da 200 a 500 euro per i trasgressori. In attesa di un intervento di riqualificazione generale dell’Oasi programmato – fa sapere il Comune – nel 2020. Era stato chiuso il 31 luglio a seguito dei danni arrecati da ignoti ad alcune strutture. Ora è di nuovo fruibile e non mancano le novità.
A cominciare dagli orari di apertura e chiusura che sono stabiliti come segue: apertura alle 7 e chiusura alle 20. L’ordinanza emessa dal Comune di Sovico contempla poi una serie di “Norme di comportamento da tenersi” all’interno dell’Oasi Belvedere: “Oltre a quanto già esplicitato nel vigente Regolamento del verde, è fatto divieto di: danneggiare le aree, danneggiare o imbrattare qualsiasi elemento presente e tutto ciò che è di pubblico arredo, gettare rifiuti di qualsiasi natura al di fuori degli appositi contenitori; salire o appendersi a rami e alberi, oltrepassare il parapetto di delimitazione del laghetto, effettuare giochi con il pallone, nonché giochi che prevedano lancio di oggetti e giochi d’acqua, introdurre qualsiasi tipo di veicolo a motore o non, escluse le biciclette e i passeggini, accendere fuochi, utilizzare impropriamente le strutture presenti comprese le panchine e i tavoli, pescare e creare turbamento alla fauna acquatica presente nel laghetto, disturbare la quiete e la tranquillità delle persone nonché produrre rumori molesti di qualunque tipo e con qualunque mezzo, catturare, uccidere, molestare qualsiasi tipo di animale, entrare con armi e strumenti da caccia o pesca, sottrarre o danneggiare nidi e uova, balneazione, l’occupazione anche temporanea del suolo o aree verdi senza l’idonea autorizzazione, fare picnic; introdurre bottiglie di vetro; affiggere manifesti ed effettuare ogni tipo di pubblicità; permanere nell’area dopo l’orario di chiusura”.
Chi violerà le disposizioni sarà punito con una sanzione amministrativa che va da 200 sino a 500 euro e, in ottemperanza degli ordini impartiti con il provvedimento, il Comune provvederà alla denuncia all’Autorità Giudiziaria.