«Sentirò la mancanza di questa divisa che ho portato per 38 anni e di questa mia professione, ma come cita Alessandro D’Avenia “ogni giorno è l’inizio di una nuova vita”. Pertanto, inizierò una nuova vita, una nuova professione, non la professione del pensionato, ma quella dell’agente di Polizia Locale in congedo. Sì, perché mi sentirò sempre parte di questa incredibile categoria».
Marzio Cugoli, vicecomandante della Polizia Locale associata Macherio- Sovico saluta commosso colleghi, sindaco, dipendenti dei due Comuni e tanti conoscenti e amici. Dopo 38 anni di servizio, Cugoli, stimato per professionalità e attaccamento alla divisa, se ne va in pensione.
In sala civica, nel fine settimana a Sovico, ha voluto ricordare i suoi trascorsi, gli inizi e gli anni intensi di una professione che ha intrapreso il 2 gennaio 1980.
«È stata un’esperienza che mi ha dato molto sia a livello professionale sia a livello umano, piena di momenti belli e anche difficili, ma anche fatta di tante soddisfazioni – afferma – ho sempre cercato di fare tesoro degli insegnamenti ricevuti dai colleghi che mi hanno preceduto, Bosatta, Meregalli, per citarne alcuni, dai colleghi dei vari comandi della zona che ho avuto al fortuna di conoscere, ringrazio tutti i colleghi, i sindaci e gli assessori di Sovico e Macherio. Lascio un comando di Polizia Locale composto da persone professionalmente preparate. Ho iniziato nel Comune di Sovico quando avevo poco più di 20 anni, ne sono trascorsi 38, credevo e credo tutt’ora in questo professione che mi ha dato molto. Con emozione mi congedo da una professione che ho sempre amato e che porterò con grande valore e gioia nel mio cuore».
Tanti gli applausi e le strette di mano, le lettere e i regali da parte di colleghi, amici e conoscenti. La stima verso il vicecomandante Cugoli è giunta in particolare dal comandante della Polizia Locale Macherio- Sovico, Francesco Farina che ha ringraziato con un abbraccio il “suo” vice sottolineando le capacità di Cugoli, e dai sindaci di Macherio e Sovico, Mariarosa Redaelli e Alfredo Colombo, che hanno rimarcato l’attitudine al lavoro di un dipendente “vecchio stampo”, col quale entrambi i primi cittadini si augurano di poter collaborare anche nel futuro. «Ti aspettiamo come volontario…», hanno auspicato i sindaci.