Sono 261 i profughi ucraini che hanno trovato ospitalità a Seregno dopo aver lasciato la loro nazione distrutta dalla guerra a seguito dell’invasione russa. Di questi 261, gli adulti sono 134 di cui 15 maschi e 119 femmine, e 117 minori, il 46,6% di cui 60 maschi e 57 femmine. Di questi nuovi arrivi per 107 si tratta di ricongiunzioni familiari e 144 accolti da istituzioni o da privati.
Nel frattempo come da alcuni sabato a questa parte, la comunità ucraina seregnese di cui è portavoce Oksana Kolotynska e con lei Viktoiia Makhomed, Natalia Zabotina, Yuliia Tskhmeister, unitamente alle volontarie Natasha Stefanets, Oksana Grechko, Natalia Goroshko e Inna Ivanenko, nei locali della scuola Rodari di via Pacini, dalle 14 alle 18, svolgono attività didattica sia per i ragazzi appena giunti in città per far loro apprendere la lingua italiana, sia per far apprendere l’ucraino ai bambini nati nel nostro Paese. Un’attività molto preziosa che aiuta soprattutto i nuovi arrivati ad inserirsi nella comunità locale. In aggiunta al momento scolastico, una ventina di società sportive locali hanno aperte le porte ai ragazzi ucraini appena arrivati offrendo loro di praticare la disciplina di loro gradimento o per la quale si sentono più portati.
Ai 117 minori presenti in città, l’assessore all’istruzione Federica Perelli, attraverso la portavoce ucraina Oksana Kolotynska, ha fatto sapere ai genitori delle possibilità di iscrivere i loro figli nei plessi seregnesi e a questo proposito tutti hanno dato la massima disponibilità, e di frequentare regolarmente ogni mattina le lezioni. Le formalità di iscrizioni sono iniziate lo scorso lunedì e probabilmente la prossima settimana l’ufficio scuola comunale sarà in grado di conoscere in quanti hanno accettato la proposta e in quale plesso frequenteranno le lezioni.
“Per l’inserimento nelle aule dei vari plessi- ha spiegato l’assessore Perelli- abbiamo pensato di affiancare questi nuovi arrivi a studenti ucraini che sono già presenti nelle classi tanto da poterli agevolare nella conoscenza e nell’apprendimento. Per i ragazzi ucraini arrivati da poco il modo migliore per far loro apprendere le prime nozioni di italiano è di stare e di vivere con i ragazzi seregnesi. L’altro aspetto che ci è stato fatto notare dai genitori ucraini è quello che in parecchi di loro frequentavano l’ultimo corso di studio nei diversi indirizzi che hanno un ciclo di anni diverso dal nostro sistema e che sono prossimi a ricevere l’attestato, pertanto in molti seguono le lezioni in Dad. Noi abbiamo chiesto alle famiglie di questi studenti ucraini di chiedere ai loro insegnanti rimasti in patria con cui effettuano la Dad di svolgere quest’ultima nelle ore pomeridiane tanto da dare spazio agli studenti presenti in città di frequentare le nostre aule in mattinata” .