Sindaci in treno da Lecco a Milano Ma non Carnate, Arcore e Monza

Venerdì mattina in carrozza è salita la protesta. I sindaci del lecchese hanno manifestato contro i disservizi subiti dai pendolari sulla tratta Lecco-Milano, ma i colleghi del vimercatese non si sono visti. Ambasciatori dei pendolari con due lettere per la Regione e Trenord.
La protesta dei sindaci del Lecchese treni
La protesta dei sindaci del Lecchese treni Michele Boni

Venerdì mattina in carrozza è salita la protesta. I sindaci del lecchese hanno manifestato contro i disservizi subiti dai pendolari sulla tratta Lecco-Milano di Trenord, ma i colleghi del vimercatese non si sono visti. Una quindicina di primi cittadini dei Comuni da Merate fino a Lecco si sono dati appuntamento sul treno in partenza da Lecco alle 6.40 per arrivare a Porta Garibaldi alle 8.16.

Ogni sindaco, con la fascia tricolore, è salito nella stazione di appartenenza lungo il tragitto. Ma a Carnate, Arcore e Monza non si sono visti prendere il treno nell’ordine Daniele Nava, Rosalba Colombo e Roberto Scanagatti per dar man forte alla mobilitazione degli altri colleghi.


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La spedizione è comunque andata avanti imperterrita con in mano due lettere da consegnare alla Regione Lombardia e alle Ferrovie dello Stato che curano il servizio di trasporto con le firme dei sindaci e del comitato pendolari meratesi.

Nella missiva i numeri uno dei vari Comuni del lecchese sottolineano come spesso e volentieri i treni siano sovraffollati, sporchi, in ritardo e con un numero di vagoni insufficiente per permettere a tutti i viaggiatori di salire. Gli stessi primi cittadini chiedono un impegno concreto a Trenord e Regione per migliorare i servizi.