Induzione e sfruttamento della prostituzione. È l’accusa con cui i carabinieri hanno denunciato un cinese residente a Prato, in provincia di Firenze, che aveva avviato una nuova attività a Burago Molgora dopo avere avuto già guai analoghi.
Le forze dell’ordine sono intervenute in un’abitazione occupata da una donna cinese di 41 anni, costretta a prostituirsi e hanno sequestrato 1.750 euro, un computer portatile usato presumibilmente per adescare i clienti e un cellulare con numero usato per fissare gli appuntamenti. Sequestrato anche l’appartamento, di proprietà di un italiano.
Le indagini continuano su altre eventuali attività dell’uomo denunciato.