Padre e madre settantenni e la sorella di 31 anni: sarebbero stati loro, per quasi due anni, a finire alla mercé del figlio/fratello 28enne. Insulti, minacce di morte, spintoni, mani al collo della madre. E poi arredi e oggetti della casa spaccati in momenti di furia e sottrazioni di denaro. I carabinieri della stazione di Seveso hanno eseguito nei confronti dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emesso dal gip di Monza. Nei suoi confronti, dicono i carabinieri: “sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di maltrattamenti contro familiari o conviventi ed estorsione”. Li avrebbe perpetrati da maggio 2020 a oggi.
L’epilogo è arrivato dopo una denuncia presentata all’Arma dalla sorella dell’uomo. Una decisione difficile maturata durante le ultime elezioni amministrative quando, probabilmente al culmine della disperazione, aveva avvicinato un carabiniere della Compagnia di Seregno, in servizio di vigilanza ai seggi elettorali, e gli aveva raccontato cosa stava accadendo alla sua famiglia a causa delle ripetute richieste di denaro del fratello e le minacce e violenze subite. Dopo quel primo contatto, la 31enne e i genitori sono stati invitati in caserma dove hanno formalizzato la denuncia e raccontato i dettagli di anni di violenze fisiche e psicologiche.
Il fratello, dal loro racconto, avrebbe agito anche sotto l’effetto e a causa dell’abuso di alcol, di psicofarmaci e di sostanze stupefacenti e loro erano sovente costretti ad allontanarsi o a chiudersi a chiave in camera. Sotto scacco dalle continue aggressioni fisiche e morali, in uno stato di prostrazione sia fisica che morale, avrebbero consegnato al 28enne svariate somme di denaro per il pagamento di debiti e per acquistare alcol e sostanze stupefacenti. Dopo l’arresto il giovane è stato trasferito presso il carcere di Monza.