Ha compiuto sessant’anni sabato 17 maggio il Calzaturificio Cereda di Monza. Già nel dopoguerra in corso Milano vi era un laboratorio che realizzava scarpe a mano su misura, compresi i modelli per la montagna, che poi si è trasformato in un piccolo negozio di calzature. Qui era arrivato giovanissimo Oreste Carpani, titolare dell’odierno negozio.
«Dopo la scuola – racconta – aiutavo mio papà che faceva il mobiliere. Spesso veniva chiamato dai fratelli Cereda, gestori di quel laboratorio, per sistemare i banconi di legno dove venivano lavorate le scarpe. Ero incuriosito da quell’attività. Più la osservavo, più mi piaceva e i Cereda chiesero a mio papà di prendermi come garzone. Avevo 14 anni. Si può dire che da lì non sono mai più uscito».
Sessant’anni in corso Milano: la famiglia Carpani
È stato, infatti, il signor Oreste a prendere l’eredità dei Cereda e a continuare la tradizione lasciando immutato il nome. La piccola bottega si è via via ingrandita arrivando a occupare i 500 metri quadrati odierni di spazio vendita ai quali si aggiungono i locali destinati agli uffici e i magazzini. Corso Milano era il passaggio obbligato per tante persone che lavoravano nelle storiche fabbriche monzesi: Cgs, Philips, Simmenthal. Da lì passava anche il tram sul quale salivano i pendolari che ogni giorno si recavano al lavoro negli stabilimenti della vicina Sesto San Giovanni. Spesso gli operai entravano da Cereda a comprare comode scarpe per il lavoro e qualche modello più elegante da indossare alla domenica con il “vestito bello”.
I clienti non mancavano, complice anche la vicinanza della vecchia sede dell’ospedale san Gerardo che portava un indubbio “passaggio” di persone. Per questo Carpani decise di aprire altri due negozi: uno a Sesto nel 1966 e un altro a Milano due anni più tardi.
«Col passare degli anni cambiai idea – riprende Carpani – Pensai di concentrarmi maggiormente su Monza ampliando gli spazi di corso Milano e così cedetti le attività extra cittadine». Il nome Cereda è rimasto, comunque, impresso nella memoria di alcuni affezionati clienti milanesi che, ancora oggi, non disdegnano di tanto in tanto di fare un giretto tra gli scaffali del calzaturificio monzese.
Sessant’anni in corso Milano: la nuova generazione
«Siamo contenti di avere clienti di lunga data – spiegano Andrea e Francesca Carpani, oggi a fianco dei genitori nella gestione del negozio – Da noi sono passate intere generazioni di persone. Molti raccontano di essere venuti qui da bambini con la mamma a comprare le scarpine per la comunione o da mettere a scuola. Spesso ricordano colori e modelli. Qui rivivono momenti della loro infanzia ritrovando lo stesso spirito familiare, l’umanità e l’attenzione di una volta».
Una solida famiglia è alla base dell’attività di questo calzaturificio monzese che ha chiesto alla Regione Lombardia di essere iscritta tra le attività storiche. I giovani Carpani si sono appassionati fin da bambini di scarpe e pellami. «Le nostre gite – rammentano – erano all’interno delle fabbriche che producevano scarpe, a Vigevano, Parabiago, nelle Marche. Fin da piccoli abbiamo respirato il buon profumo della pelle e abbiamo imparato a riconoscere la qualità di un prodotto. All’inizio era un gioco, poi è diventata una vera e propria passione che alimenta il nostro lavoro».
L’attenzione alla qualità è sempre stata al centro delle loro scelte merceologiche. «Abbiamo un marchio nostro – spiega Andrea – e ci affidiamo ad artigiani seri e qualificati che lavorano solo prodotti italiani». Dal negozio di corso Milano sono passati molti personaggi dello spettacolo («tra i quali diversi attori in tournée al teatro Manzoni») «ma per noi non ci sono distinzioni di clienti. Il nostro motto è “scarpe per tutti”».