«Vogliamo dare valore a queste piante, affinché i ragazzi se ne prendano cura nel tempo». Il colonnello Vincenzo Andriani, comandante del reparto carabinieri biodiversità di Verona, ha commentato così martedì 22 ottobre l’iniziativa “Dona un albero”, promossa dal Rotary Se.De.Ca., che ha portato alla piantumazione di tre nuove essenze di acero campestre o frassino nel giardino della secondaria di primo grado Manzoni di viale Tiziano a Seregno.
Scuola Manzoni: il caposaldo della legalità nel settore ambientale

Il progetto, che è stato seguito per il Rotary Se.De.Ca., presieduto da Guido Trabattoni, da Vittoria Letizia Leone e per il plesso scolastico dall’insegnante Susanna Ronchi, ha avuto come protagoniste le tre classi prime della secondaria di primo grado, i cui studenti sono stati coinvolti in prima battuta in un incontro formativo. «Cerchiamo sempre -ha spiegato Andriani– di avvicinare i giovani all’insieme di attività di tutela e conservazione della biodiversità, anche attraverso la proiezione di un breve filmato, che le sintetizza. Poi lasciamo spazio a laboratori, in cui gli stessi studenti hanno l’opportunità di procedere alle piantumazioni. Il nostro caposaldo assoluto è la legalità: lavoriamo per la prevenzione e non per la repressione, perché, quando c’è la necessità di una repressione, il danno ambientale ormai è fatto».
Scuola Manzoni: gli input agli studenti di Digitalino, Sforna e Perelli

La parentesi didattica è stata introdotta da Francesco Digitalino, dirigente del comprensivo Moro, di cui la secondaria di primo grado Manzoni è parte, che ha evidenziato che «il nostro orizzonte va allargato a ciò che succede nel mondo. Il tema che caratterizzerà il futuro sarà quello ambientale», mentre l’assessore alle Politiche ambientali Bruno Sforna ha aggiunto che «la continua riforestazione dell’ambiente urbano è importante» e la sua collega Federica Perelli, titolare delle deleghe alla Cultura ed alla Pubblica istruzione, ha sottolineato che «dobbiamo imparare a prenderci cura dell’ambiente, come se fosse la nostra casa».
Scuola Manzoni: la provocazione di bombe in grado di veicolare vita e non morte

Il colonnello Andriani ha infine lanciato agli studenti, prima delle piantumazioni vere e proprie, quella che ha definito una provocazione: «In questi incontri, proponiamo sempre un laboratorio, in cui i partecipanti sono invitati a costruire bombe di semi, in grado di veicolare un messaggio di vita e non di morte, anche in un momento come l’attuale, in cui si parla troppo spesso di guerre». Queste bombe mescolano compost, polvere di argilla, acqua ed appunto semi e poi vengono lasciate nel verde, nell’attesa che producano frutti copiosi.