Lamentele dagli studenti del corso serale del Martino Bassi di Seregno. Gli studenti di terza e quarta serale del corso Azienda finanza marketing (Afm) non hanno gradito la formazione di una classe unica composta da 42 alunni.
E non ci stanno a continuare così. Hanno preso carta e penna scrivendo al Ministro della pubblica istruzione, al sindaco di Seregno e alla redazione del Cittadino (dimenticando il direttore dell’Ufficio provinciale scolastico di Monza e che probabilmente è facile ipotizzare, in assenza di dichiarazioni ufficiali, non abbia autorizzato la dirigente del Bassi a formare due classi com’era sino allo scorso anno).
«Di una simile situazione dovevamo essere informati prima dell’inizio delle lezioni – ha fatto osservare una donna che frequenta la quarta classe – l’istituto aveva i nostri numeri di telefono e l’indirizzo e mail che abbiamo consegnato all’atto dell’iscrizione e doveva metterci a conoscenza. O forse, sarebbe stato più giusto che la stessa dirigente fosse venuta in classe a spiegarci personalmente qual era la situazione. Stare in una classe di 42 persone è impossibile. Io ho 44 anni, attualmente sono casalinga, perché da più di un anno sono disoccupata. Mi sono iscritta per ottenere un diploma da spendere nel mondo del lavoro e sto cercando una preparazione adeguata, pur facendo dei sacrifici. Ho famiglia e una figlia minorenne. Fare lezione in cosi tanti è impossibile non si capisce niente. I programmi di terza e di quarta sono diversi. Io non posso permettermi e come me altri colleghi di corso di buttare via il tempo. Seguire le lezioni di sera costa fatica».
Anche nelle lettere indirizzate al ministro a nome di tutti i compagni, vengono espressi gli stessi concetti: «Ci siamo sentiti dire dai professori che ogni lezione verrà divisa: 30 minuti per il lavoro con gli studenti di terza e gli altri a noi di quarta. Sembra una cosa fattibile? Sembra dignitosa questa situazione per noi studenti lavoratori?».
E chiedono al Ministro di intervenire interpellando la dirigente affinchè risolva una situazione di estremo disagio e poco dignitosa nei confronti di noi studenti.
La dirigente Carola Gavazzi alla richiesta di un parere sulla situazione che si è creata ha detto di non poter rilasciare alcuna dichiarazione.