Seregno, nuovo weekend sotto osservazione: «Tre pattuglie rinforzate di polizia locale in servizio»

Nuovo weekend sotto osservazione a Seregno per il mantenimento dell’ordine pubblico e la verifica del rispetto dell’ordinanza comunale su vendita e consumo di alcolici. Come si organizza la polizia locale.
I controlli della Polizia locale in stazione
I controlli della Polizia locale in stazione Paolo Colzani

A due settimane di distanza dalla rissa in piazza Vittorio Veneto, il fine settimana che sta per aprirsi chiamerà ancora una volta ad un surplus di lavoro il corpo della Polizia locale di Seregno. Gli obiettivi sono il mantenimento dell’ordine pubblico, la verifica del rispetto dell’ordinanza comunale che vieta il sabato e la domenica, tra le 15 e le 18, il consumo di alcol in piazza Vittorio Veneto e la vendita da asporto nelle stesse giornate, a partire dalle 17 e fino alle 6 della mattina successiva, da parte degli esercizi del centro storico e di corso Matteotti ed infine quella del rispetto delle prescrizioni contenute dai provvedimenti governativi e regionali in vigore, che non consentono ad esempio in questa fase gli spostamenti tra Comuni, senza un giustificato motivo.

«Saremo presenti con tre pattuglie rinforzate – conferma il comandante del corpo Maurizio Zorzetto – tutte condotte da un ufficiale. Sabato sarò in servizio anch’io. Come nello scorso weekend, ci concentreremo sulla stazione ferroviaria e sulle vie del centro storico».

Il momento delicato è comunque accompagnato da una consapevolezza: «Mi sembra che la gente abbia capito gli sforzi e anche gli esercenti, che indubbiamente sono penalizzati dall’ordinanza sull’alcol, hanno compreso che le misure drastiche servono per far passare un messaggio. Fin qui, avevamo scelto un comportamento di tatto, non certo di nullafacenza come è stato dipinto, ma quando si è superato un certo limite, il giro di vite è stato giocoforza necessario».

Zorzetto ha quindi chiosato sulle polemiche inerenti i controlli nei parchi: «Per quanto riguarda lo skate park Meroni, l’ordinanza regionale ne vieta l’utilizzo, ma non obbliga alla chiusura materiale dello spazio. Chiuderlo graverebbe di costi le casse pubbliche, perché sarebbero indispensabili transenne e reti, e ci esporrebbe al pericolo di dover rincorrere continuamente il loro abbattimento. Detto questo, chi fosse sorpreso ad utilizzare l’area in questa fase, sarebbe senza dubbio sanzionato. La nostra priorità operativa è comunque il centro storico, laddove una rissa come quella in piazza Vittorio Veneto rischierebbe più facilmente di coinvolgere soggetti terzi incolpevoli e di danneggiare le attività presenti».