Seregno: minacce e danni ai vicini, una 61enne finisce agli arresti in comunità

Arresto in comunità protetta per una donna di Seregno accusata di vessazioni: agli atti martellate sulle porte ed escrementi all'ingresso.
Una pattuglia dei carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri

Ha reso la vita impossibile a una coppia di vicini di casa e ad altri tre condomini dello stabile di Santa Valeria, a Seregno. Per due anni ha vessato, minacciato e danneggiato gli inquilini della sua palazzina facendoli vivere nel terrore. È finita agli arresti in una comunità protetta la 61enne seregnese, che è risultata avere precedenti per reati contro la persona, e che dal 2020 a giugno 2022 ha reso la vita invivibile a una coppia di 37 e 38 anni residente al piano di sopra e ad altri tre condomini di età compresa tra i 35 e 60 anni, che abitano nella sua palazzina.

Minacce e danni ai vicini a Seregno: martellate e acidi sulle porte

Nel corso dei mesi, anche durante il lockdown, sono state diverse le denunce e gli interventi che a più riprese hanno visto coinvolte anche gli uomini dell’Arma. La donna sistematicamente e senza alcuna apparente ragione, si scagliava contro i vicini: li aspettava davanti alla porta di casa borbottando minacce e insulti ripetuti. Più volte ha rovinato la porta dei dirimpettai prendendola a martellate ma anche andando a cospargerla con liquido corrosivo che ha intaccato inesorabilmente anche il pavimento dell’appartamento, lo spioncino della porta e l’infisso stesso.

Minacce e danni ai vicini: escrementi all’ingresso

In altre occasioni la donna ha spalmato di escrementi e urina porte e maniglie degli appartamenti e dell’ingresso dello stabile. Se questo non fosse stato sufficiente ha fatto vivere nel terrore gli altri abitanti dello stabile: la donna minacciava, ingiuriava e aggrediva verbalmente i vicini tanto da provocare anche attacchi di panico e pesanti ripercussioni. Una serie di vessazioni continue e ripetute: durante il giorno e a qualsiasi ora della notte la donna arrecava fastidio con rumori molesti e facendo cadere oggetti pesanti per turbare la tranquillità dei vicini.

Minacce e danni ai vicini: la decisione del giudice

Vittima anche il consorte, un 69enne, che era succube della moglie e in più occasioni ha subito violenze fisiche pesanti. In due episodi è rimasto anche ferito: una volta malmenato al capo e al polso con una spranga di ferro, in un secondo intervento invece con ferite al collo. Vista la pericolosità della donna e soprattutto la possibilità che reiterasse i reati di cui è accusata continuando a far vivere nel terrore l’intero stabile, il giudice ha previsto l’allontanamento da casa e l’arresto presso una comunità con una misura di sicurezza personale. Dovrà rispondere di atti persecutori, minacce e molestie. Nei guai anche il marito denunciato a piede libero perché ritenuto in parte corresponsabile degli atti persecutori e delle molestie.