Come rivalutare un posto degradato e abbandonato a se stesso, ricreando lo spirito iniziale di luoghi di comunità e aggregazione di piazza Fari nel quartiere Sant’Ambrogio a Seregno? L’idea è di dare spazio a un mercato agricolo di vendita diretta. Per ora si tratta ancora di un progetto in fase di studio e valutazione, ma è stato avviato il formale percorso delle necessarie valutazioni tecniche.
Il possibile interlocutore per l’attivazione del nuovo servizio è la federazione interprovinciale Coldiretti di Milano, Lodi, Monza Brianza, già membro della locale consulta delle attività produttive, del lavoro e sviluppo economico del comune di Seregno, che ha già avanzato con esito positivo proposte di gestione di mercati riservati alla vendita diretta di prodotti agricoli a comuni limitrofi.
Coldiretti si avvale, inoltre, delle attività della fondazione “Campagna Amica”, il cui scopo sociale è quello di realizzare iniziative volte ad esprimere pienamente il valore e la dignità dell’agricoltura italiana, rendendo evidente il suo ruolo chiave per la tutela dell’ambiente, del territorio, delle tradizioni e della cultura, della salute, della sicurezza alimentare, dell’equità, dell’accesso al cibo a un giusto prezzo, dell’aggregazione sociale e del lavoro.
Durante il percorso di progettazione saranno individuati gli adeguamenti tecnici e strutturali necessari per rendere piazza Fari idonea ad accogliere il nuovo servizio.
La proposta dell’istituzione di un mercato agricolo in piazza Fari era stata condivisa anche con il comitato di quartiere Meredo-Sant’Ambrogio, sulla scorta della positiva esperienza di iniziative occasionali promosse nel tempo in quello spazio.
“Abbiamo accolto con favore la proposta del comitato Sant’Ambrogio – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico Ivana Mariani – poiché riteniamo che un mercato a “chilometro zero” si possa ben collocare nell’ambito del progetto di revisione delle aree mercatali a cui stiamo lavorando da alcuni anni. Questa nuova progettualità permette di ampliare l’offerta commerciale attraverso la vendita di prodotti agricoli con filiera corta, direttamente dal produttore al consumatore. La sua eventuale collocazione in piazza Fari consentirebbe l’incremento dei servizi in un quartiere importante della città e contribuirebbe a dare nuova vita e fisionomia a un luogo attualmente poco utilizzato”.