Seregno: la Vespa di Maradona arriva nella città dello scudetto, festa con i tifosi

Missione compiuta per Lopresto e Drogo, che hanno portato in Campania la 125 appartenuta al campione argentino.
Missione compiuta per la Vespa di Maradona da Seregno a Napoli
Missione compiuta per la Vespa di Maradona da Seregno a Napoli

Missione compiuta. La Vespa 125 T5 appartenuta a Diego Armando Maradona è arrivata fino a Napoli. Tappa finale di un lungo raid partito lunedì mattina dal Museo Vespa, a Seregno, per omaggiare nella sua terra di adozione il calciatore, simbolo di un’epoca e icona indiscussa del calcio mondiale. Protagonisti e ideatori di questa folle avventura, che ha coinvolto tantissime sezioni del Vespa Club sparse per la penisola, l’architetto e noto collezionista di auto e moto d’epoca, Corrado Lopresto, proprietario della due ruote appartenuta all’icona della città partenopea, e il manager Rino Drogo, membro dell’associazione culturale “Ripartiamo!”.

La Vespa di Maradona da Napoli a Seregno: la festa

«È stata un’avventura straordinaria. Napoli e il Vespa club locale ci hanno accolto a braccia aperte, con un calore che è difficile da raccontare. A bordo della Vespa di Maradona abbiamo fatto il giro del centro città. Abbiamo visitato i quartieri spagnoli, raggiungendo il murales dedicato a Maradona, e poi nel pomeriggio siamo andati allo stadio del Napoli, dove ad aspettarci c’erano i tifosi e i Vespa Club locali. È stata una grande festa», ha raccontato Drogo, che insieme a Lopresto, e grazie alla collaborazione di Marco Fumagalli, che ha coinvolto i Vespa Club di tutta Italia, è riuscito a realizzare la folle idea di riportare “a casa” la vespa del fuoriclasse argentino, per celebrare la vittoria dello scudetto del Napoli.  

La Vespa di Maradona da Napoli a Seregno: il viaggio

Un viaggio da Seregno a Napoli, facendo tappa in diverse città e raccogliendo l’abbraccio, lungo il tragitto, dei vari Vespa Club e di tutti i fan del fuoriclasse argentino. L’avventura è partita lunedì 29 maggio, dopo il saluto del sindaco Alberto Rossi, con la scorta dei Vespa Club di Seregno e Milano; quindi Lodi, Piacenza, Carpi e Bologna. La mattina dopo rotta per Firenze, Arezzo e Roma. Nella città eterna ha avuto luogo un altro momento importante: l’incontro con la macchina di Totò, una Cadillac appartenuta al principe Antonio de Curtis che Lopresto si è da poco aggiudicato a un’asta. Il giorno successivo, mercoledì 31, l’arrivo a Napoli.

La Vespa di Maradona da Napoli a Seregno: i Club a sostegno

«Siamo arrivati nella città di Maradona stanchi e provati, ma caricati dal supporto e dal tifo di tutte le sezioni del Vespa Club e del Napoli Club che ci hanno scortati e accompagnati in questa tre giorni di road trip. In alcune tratte, data la forte pioggia, abbiamo dovuto abbandonare la due ruote, e proseguire a bordo di un furgone che ci ha scortati per tutto il viaggio. Ringrazio, anche a nome di Lopresto, tutti i Vespa Club che ci hanno accolto e supportato in questa pazzia, e, in particolare, la sezione di Arezzo che ci ha accolto con cartelloni, adesivi dedicati e bottiglie celebrative. Un grande ringraziamento va anche a Marco Fumagalli, socio del Vespa club e proprietario del Museo Vespa: una collezione di Vespe e del mondo Vespa unica al mondo, un patrimonio della città che sicuramente andrebbe valorizzato di più. È stata un’avventura folle che entrerà nella storia del Vespa Club», ha concluso.