Seregno, la polizia locale individua due casi di commercio irregolare di mimose sul territorio

Rischia conseguenze pesanti soprattutto un esercente del centro, che impiegava due lavoratori senza contratto, uno dei quali è uno straniero irregolare
Parte del materiale sequestrato

Prima importante attività sul territorio per il corpo della polizia locale di Seregno, da quando, all’inizio di marzo, Umberto Trope ne ha assunto il comando. Venerdì 8 marzo, in occasione della festa della donna, il personale ha effettuato un controllo straordinario, per debellare i casi di commercio irregolare, a tutela di imprese ed esercizi che invece lavorano nel rispetto della legge. Gli agenti sono intervenuti in prima battuta in via Circonvallazione, dove era stata segnalata la presenza di un soggetto, che vendeva materiale floreale. Accertata l’assenza delle autorizzazioni necessarie, è stato disposto il sequestro di circa centocinquanta mazzi di mimose o altri fiori, con le aggiunte di una sanzione amministrativa di circa 3mila euro e di un ordine di allontanamento del responsabile per quarantott’ore dalla zona in cui è stata riscontrata la violazione.

Polizia locale: un caso di lavoro nero nel centro storico

In seconda battuta, l’attenzione si è concentrata sul centro storico, dove è stato notato un banchetto non previsto per il commercio di mimose e fiori all’esterno di un negozio, gestito da uno straniero regolare, classe 1977. Al banchetto erano in servizio un uomo classe 1988, straniero risultato irregolare, ed il nipote minorenne del titolare, entrambi privi di contratto di lavoro. L’esercente e lo straniero irregolare sono stati quindi fotosegnalati in questura. Il primo è stato deferito all’autorità giudiziaria per aver preso alle sue dipendenze il classe 1988, privo del permesso di soggiorno, e  rischia sanzioni fino ad un importo di 12mila euro per ciascuno dei due lavoratori senza contratto, mentre il secondo è stato a sua volta deferito ed invitato a presentarsi nei prossimi giorni in questura, per regolarizzare la sua posizione. Il minorenne è stato infine riaffidato alla famiglia.