Brianza protagonista lunedì 21 ottobre a Padova, dove, nell’ambito degli Stati generali delle città intelligenti, City Vision, piattaforma di contenuti ed eventi, che facilita lo scambio di esperienze, esigenze e soluzioni per la trasformazione intelligente dei territori, ha consegnato i premi Buone pratiche. Tra i progetti vincitori, infatti, ha trovato posto il piano clima curato dal comune di Seregno, presentato alla fine di giugno, in un incontro ospitato dalla sede della biblioteca Pozzoli di piazza Gandini. L’intervento di pianificazione territoriale, finalizzato a porre le basi per limitare nel tempo i danni prodotti dagli eventi atmosferici estremi, sempre più frequenti, è stato riconosciuto unitamente al progetto ideato dall’azienda sanitaria locale 5 spezzina, che ha lo scopo di valorizzare il potenziale creativo e lavorativo di persone con neurodivergenze e vulnerabilità psichiche, nonché al progetto Spiagge amiche del comune di Cirò Marina, nel crotonese, pensato per la promozione di stabilimenti balneari senza barriere, puliti ed accessibili, ed infine al progetto di rigenerazione di dieci realtà comunali dell’Alta Sabina, che vuole attrarre residenti e turisti, promosso dal comune di Rocca Sinibalda, in provincia di Rieti.
Buone pratiche: previsti anche riconoscimenti speciali

Nella medesima circostanza, il premio speciale Open Fiber, che riconosce la buona pratica di digitalizzazione di un Comune di piccole dimensioni, è stato consegnato al comune di Gualdo Tadino, nel perugino, che ha curato il progetto Digitalino per la transizione digitale dell’ente, mentre il premio speciale City Vision è toccato al comune di Pesaro, per il percorso di trasformazione intelligente che ha avviato, incrociando i temi dell’innovazione con quelli della cultura, dell’impresa e della sostenibilità.
Buone pratiche: il sindaco Alberto Rossi invita i cittadini a lavorare insieme
«Sono sotto gli occhi di tutti noi -ha commentato a posteriori il sindaco di Seregno Alberto Rossi– i disastri accaduti negli ultimi giorni in Liguria, Emilia, Toscana, Calabria e Sicilia. Come ha detto il capo della protezione civile, il 95 per cento del territorio italiano è a rischio idrogeologico. Il piano clima è per noi il tentativo di dotarci di tutti gli strumenti possibili per un cambiamento con una prospettiva di lungo periodo. La sfida è costruire questo percorso insieme: non è sufficiente il lavoro di un’amministrazione, il coinvolgimento dei cittadini è fondamentale. Basta per questo un dato: circa i tre quarti del verde presente nella nostra città è privato. Non si può che lavorare tutti insieme su certi temi per essere efficaci».