Seregno, Gelsia curerà quattro rotatorie e le fioriere in due spazi del centro storico

La società presieduta da Mauro Ballabio ha definito un accordo di sponsorizzazione tecnica con l'ente comunale, che avrà la durata di un triennio
La rotatoria tra le vie Montello ed Arno

Garantire una manutenzione ed una cura di diverse aree verdi cittadine, migliorando il decoro e la fruibilità degli spazi pubblici. È l’obiettivo dell’accordo triennale di sponsorizzazione tecnica tra il comune di Seregno e Gelsia, che si prenderà in carico la manutenzione ordinaria di quattro rotatorie, quelle tra le vie Monti e Messina, tra le vie alla Porada ed Ancona, tra le vie Montello e Montorfano e tra le vie Montello ed Arno, e delle fioriere in due aree centrali, su cui sarà posizionata una targa con il nome di Gelsia. Interessati da quest’ultimo punto di vista sono la piazza Risorgimento ed il corso del popolo. L’iniziativa rientra nel contesto di un più ampio piano di valorizzazione ambientale, che Gelsia sta portando avanti in Brianza, ed è finalizzata ad assicurare una gestione sostenibile del verde urbano in contesti che abbiano un interesse sociale, contribuendo a rendere più accoglienti i luoghi della vita quotidiana.

Cura del verde: i pareri di Ballabio e Viganò

«Proseguono le nostre attività a favore del territorio -spiega Mauro Ballabio, presidente di Gelsia-. La visione della nostra società non si limita al presente, ma guarda al futuro, con l’obiettivo di favorire la crescita ed il benessere della Brianza. La collaborazione con il comune di Seregno ribadisce la nostra vicinanza e la nostra attenzione alle comunità locali e vuole essere un contributo per una città sempre più bella e sostenibile». Concorde il vicesindaco William Viganò, assessore alle Partecipate: «È importante il contributo che Gelsia e tutte le società del gruppo Aeb offrono per una città più bella e vivibile: oltre all’aspetto gestionale e di cura, è anche positivo che si legga il nome Gelsia, a suggellare quel segno di appartenenza della nostra partecipata alla vita quotidiana di Seregno».