Seregno, emozione per il ricordo della visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1983

Tra le iniziative previste, una santa Messa presieduta da monsignor Armando Cattaneo e l'omaggio alla statua del Pontefice, da parte della "Due ruote per due campanili"
I partecipanti alla “Due ruote per due campanili” in piazza Concordia, davanti alla statua di San Giovanni Paolo II

L’emozione è stata il filo conduttore delle iniziative promosse a Seregno dalla locale comunità pastorale San Giovanni Paolo II, per ricordare il quarantesimo anniversario della storica visita in città di Papa Giovanni Paolo II, che il territorio aveva già cominciato a frequentarlo una quindicina di anni prima della sua elezione al soglio petrino, sulla scorta del dono di un concerto di campane alla chiesa di San Floriano in Cracovia, che ne era priva fin dalla seconda guerra mondiale, quando i tedeschi avevano fatto razzia dell’esistente.

Anniversario: l’omelia di monsignor Armando Cattaneo

Monsignor Armando Cattaneo all’altare della basilica San Giuseppe

Molto atteso era in particolare l’arrivo di monsignor Armando Cattaneo, vicario parrocchiale a Seregno tra il 1974 ed il 1998, che nel tardo pomeriggio di sabato 20 maggio ha presieduto una santa Messa nella basilica San Giuseppe. Con don Ferdinando Mazzoleni, oggi tornato nella sua Pasturo, monsignor Cattaneo è il solo rappresentante rimasto del clero seregnese che sabato 21 maggio 1983 accolse il Pontefice polacco. «Quante cose sono passate -ha sospirato nell’omelia il sacerdote-: basti pensare che lui è già santoQuando sono arrivato a Seregno, subito mi hanno parlato di questa amicizia con l’arcivescovo di Cracovia. Mi mostrarono anche una fotografia, in cui tirava a canestro all’oratorio Maria Immacolata, e mi dissero che era simpaticissimo. Poi, nell’ottobre del 1978, una sera stavo celebrando come oggi in questa chiesa ed intervenne don Pino Caimi, che quasi mi strappò il microfono ed annunciò che era stato eletto il nuovo Papa. Ed il nuovo Papa era proprio il cardinale Wojtyla». Cattaneo ha quindi ricordato: «La Messa non proseguì in modo raccolto, anzi. Tutti cominciarono a raccontare qualche aneddoto riguardante il Santo Padre. Subito, Giovanni Paolo II promise che, alla prima occasione, sarebbe passato da Seregno».

Anniversario: i particolari della visita del Pontefice

L’arrivo in basilica di Giovanni Paolo II il 21 maggio 1983

L’occasione si concretizzò appunto nel maggio del 1983, quando fu organizzato a Milano il congresso eucaristico. «Appena si sparse la notizia, in una città come Seregno, normalmente di suo molto vivace, si registrò fermento. Sapevamo che il Papa sarebbe arrivato o sarebbe ripartito in elicottero. Io misi a disposizione per questo il campo di calcio dell’oratorio San Rocco, che però era troppo piccolo, ed alla fine fu scelta l’area a Santa Valeria, dove oggi c’è un parco che è intitolato a San Giovanni Paolo II. Allora, avevamo RadioSeregno e cercai di convincere monsignor Luigi Gandini, il prevosto dell’epoca, a mettersi un microfono sotto la veste, per registrare i suoi colloqui con il Papa, che era suo amico, nei momenti in cui sarebbero rimasti soli, in macchina o in elicottero. Sarebbe stato un documento straordinario. Gandini all’inizio era riluttante, poi accettò. Ma era scaltro ed al ritorno esclamò, quasi a scusarsi: “È proprio un sant’uomo. Non ha detto una parola tutto il tempo». Un modo per coprire la disattivazione del microfono, che monsignor Cattaneo aveva posizionato personalmente. «Qui in basilica -ha concluso il celebrante-, il discorso di Woytjla fu molto forte e franco. Spiegò che era venuto perché ci voleva bene, non per altri motivi. Alla fine, gli chiedemmo di firmare un messale, che avevamo aperto sulla pagina della Pentecoste. Lui acconsentì. Prima di procedere, volle vedere cosa c’era nella pagina successiva, che però era quasi incollata e per questo fece un po’ di fatica. Quindi, appose il suo autografo. Conoscendo la furbizia dei seregnesi, avrà voluto verificare che sotto non ci fosse un assegno in bianco…».

Anniversario: l’omaggio della “Due ruote per due campanili”

Il sindaco Alberto Rossi, il presidente della Respace Biketeam Marco Tagliabue ed il prevosto monsignor Bruno Molinari

Prima della funzione eucaristica, in piazza Concordia, davanti alla basilica, i ciclisti partecipanti alla quarantaduesima edizione della “Due ruote per due campanili”, pedalata non competitiva da Tortona a Seregno, promossa annualmente dalla Respace Biketeam, in apertura del programma della patronale di Maria Ausiliatrice, hanno reso omaggio alla statua di San Giovanni Paolo II, realizzata da Antonio De Nova ed inaugurata dallo stesso Papa durante la sua visita del 1983. Al momento sono intervenuti il prevosto monsignor Bruno Molinari ed il sindaco Alberto Rossi, che ha coperto l’ultimo tratto in bicicletta con il gruppo.