Seregno, dopo la bomba d’acqua, la situazione torna alla normalità

RetiPiù ha lavorato per ore, per ripristinare il regolare funzionamento di dodici cabine elettriche interrate. Pesanti conseguenze per il sottopasso di via Magenta
Il corso del popolo invaso da un fiume di acqua, nel momento del nubifragio

Dopo la bomba d’acqua che ha investito il territorio nella mattinata di venerdì 21 luglio, la situazione a Seregno è di fatto tornata lentamente alla normalità. Parecchi cittadini hanno dovuto attendere fino a sera, prima di poter nuovamente disporre nelle loro case della corrente elettrica. Le squadre di pronto intervento di RetiPiù hanno lavorato per ore, a seguito dei guasti provocati dal maltempo, che hanno interessato la bellezza di dodici cabine di trasformazione media tensione-bassa tensione. Le strutture, interrate, sono state allagate, ingenerando una serie di interruzioni del servizio, che hanno messo in difficoltà, inevitabilmente, gli utenti finali.

Maltempo: a San Carlo una cabina elettrica compromessa

Il sottopasso carrabile di viale nazioni unite, invaso dall’acqua

I casi più complicati sono stati registrati a San Carlo, a San Giuseppe e nella centrale via Trabattoni, dove gli allagamenti di cinque cabine sotterranee hanno anche originato danni agli impianti. In modo particolare, la cabina più compromessa è quella di San Carlo, per cui RetiPiù ha ordinato un nuovo gruppo di continuità, che sarà disponibile nei prossimi giorni. Il rischio è che, nel frattempo, gli utenti debbano scontare ancora qualche malfunzionamento.

Maltempo: danni pesanti nel sottopasso di via Magenta

La situazione nel sottopasso ciclopedonale tra le vie Solferino e Magenta, ad ore di distanza dal nubifragio

Per il resto, impressionante è ciò che si è verificato nel sottopasso ciclopedonale tra le vie Magenta e Solferino, che corre al di sotto delle linee ferroviarie nei pressi della stazione, che è stato letteralmente invaso dalla grandine e dall’acqua fino al livello del soffitto. Vigili del fuoco e protezione civile si sono prodigati a lungo, per liberare almeno parzialmente un passaggio. Danni pesanti sono stati riportati dagli ascensori di servizio, mentre il murale realizzato da Cristian Sonda, dedicato ad una favola di Gianni Rodari, sembra aver retto l’urto. Lo status quo andrà comunque approfondito una volta che la pulizia sarà terminata.