Seregno, dopo il «caso Espresso» rinviato un incontro sulle mafie

«Abbiamo preferito rinviare l’incontro, per evitare strumentalizzazioni», così il sindaco di Seregno Giacinto Mariani spiega il rinvio dell’incontro «Gemellati contro le mafie». Un’altra conseguenze del servizio del settimanale L’Espresso su presunti legami affaristici con la camorra.
Da sinistra: Luca Branda, sindaco di Sant’Agata d’Esaro, e Giacinto Mariani, sindaco di Seregno
Da sinistra: Luca Branda, sindaco di Sant’Agata d’Esaro, e Giacinto Mariani, sindaco di Seregno Paolo Colzani

«Abbiamo preferito rinviare l’incontro, per evitare strumentalizzazioni in un momento di caccia alle streghe, alimentato da una bufera solo ed esclusivamente mediatica, che ha creato il caso». Giacinto Mariani, sindaco di Seregno, ha annunciato così sabato il rinvio a data da destinarsi dell’incontro sul tema «Gemellati contro le mafie» in programma in serata, a partire dalle 21.

Nella sala civica monsignor Gandini di via XXIV Maggio, avrebbe registrato il suo intervento, quello di Luca Branda, primo cittadino di Sant’Agata d’Esaro, che aveva collaborato all’organizzazione dell’appuntamento, nonché quelli di Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, e Rocco Mangiardi, commerciante a sua volta residente a Lamezia Terme, il primo in Calabria a ribellarsi alla richiesta di un pizzo mensile da parte della ’ndrangheta ed a testimoniare per questo in un’aula di tribunale.

La novità è una diretta conseguenza del servizio firmato da Fabrizio Gatti apparso ieri sul settimanale «L’Espresso», incentrato sui legami affaristici tra lo stesso Mariani, l’imprenditore Mario Barzaghi ed il capitano Luigi Spenga, comandante della locale Compagnia dei Carabinieri, a lungo soci nella «+ Energy», realtà che importa pannelli solari dalla Cina e che ha avuto rapporti di collaborazione con la «Simec», ditta con uffici a Cesano Maderno, che è stata posta sotto sequestro in quanto ritenuta riconducibile ad esponenti del clan camorristico dei Casalesi.

«Rimane l’impegno dei nostri Comuni -si è accodato Branda-, per l’individuazione di strategie efficaci di intervento in questa battaglia, sicuramente difficile ma che bisogna vincere per restituire credibilità alle istituzioni, ridare voglia di costruire alla società civile e, soprattutto, ridare ai giovani fiducia nel futuro».

Intanto, dopo il terremoto delle ultime ore, l’universo politico seregnese pare attraversare una fase di riflessione. Indiscrezioni non confermate accreditano comunque come Mariani stia cercando di rimpiazzare i sei consiglieri della Lega Nord, suo movimento di appartenenza, dimessisi dopo lo scoppio dello scandalo: la caccia avrebbe fin qui permesso di incassare la disponibilità di tre sostituti, i cui nomi saranno probabilmente ufficializzati soltanto all’inizio della prossima settimana.