Il portale di segnalazioni del comune di Seregno “T’el disi mi”, anche nell’anno appena trascorso ha ricevuto un migliaio di segnalazioni. Istituito tre anni fa, si sta confermando un buon veicolo di messaggi da parte della cittadinanza rivolti all’amministrazione comunale in carica. Le segnalazioni al comune giungono da più canali di informazione, ma i messaggi passati attraverso “T’el disi mi”, concorrono a formare un prezioso quadro di insieme su cui costruire ragionamenti e riflessioni.
Le segnalazioni registrate sono state 985. Di queste, 984 sono state riscontrate, una è ancora in fase di analisi. “Riscontrate”, non vuol dire “risolte”. Se la maggioranza delle segnalazioni riguardano problemi puntuali e risolvibili in tempi relativamente brevi – buche da riparare, rami di alberi pericolanti, cartelli divelti – non mancano vere e proprie istanze: nuovi arredi urbani, modifiche della viabilità.
Situazioni per le quali occorrono valutazioni ponderate, come interventi che riguardano situazioni di competenza di enti diversi dal comune, come tratti stradali di competenza di Anas, strutture di proprietà di Rete Ferroviaria, indicazioni su tematiche generali e spesso generiche: deiezioni animali, situazioni di degrado in aree dismesse, richiesta di controlli della Polizia Locale in aree diffuse.
Ma anche segnalazioni che sono di proposta:“Potreste installare una casetta dell’acqua?”, “Potete aggiungere anche il catasto nella Agenda Elettronica per appuntamenti?”.
Le segnalazioni relative all’area strade, verde e parchi, che è, strutturalmente, quella che meglio si adatta al servizio offerto dal portale, sono state 648. Le richieste coprono un raggio abbastanza ampio che va dalla segnalazione di buche (80 messaggi) e di tombini in condizioni precarie (104: in questo caso, la risoluzione della problematica non è sempre immediata, perché occorre coinvolgere l’ente proprietario del tombino : Telecom, RetiPiù, Gelsia, Brianzacque.
Alla richiesta di attenzioni per rami e alberi ritenuti pericolosi o invadenti (134), alcune riscontrati in modo positivo, altre in termini interlocutori perché la pericolosità è solo percepita o perché la programmazione delle potature è differita. Sono presenti segnalazioni a cui non si può dare corso in quanto gli alberi sono di proprietà privata e affacciati su proprietà privata.
Le richieste, circa 150, in cui viene fatto riferimento all’opportunità di asfaltare questo o quel tratto di strada, sono state in buona parte evase indicando la previsione dell’intervento nel piano strade avviato in corso d’anno e in parte indicando l’inserimento dell’opera nel piano strade che andrà a gara nelle prossime settimane. Se l’intervento non è già stato programmato viene comunicato al cittadino.
Ogni segnalazione, è importante, perché pone l’accento su questa o quell’area di circolazione: gli ultimi due piani strade sono stati redatti tenendo anche conto delle indicazioni che i cittadini hanno postato su “T’el disi mi”.
Ben 140 segnalazioni riguardano competenze proprie della Polizia Locale. Si tratta, di argomenti più complessi rispetto alla semplice segnalazione. A fronte di situazioni più semplici: una dozzina i messaggi relativi a veicoli abbandonati per strada senza assicurazione, pervengono richieste di intervento per situazioni di sosta selvaggia, e altre di maggior presidio di alcune zone della città.
Diverse le richieste di adeguamenti viabilistici, spesso immediatamente conseguenti ad incidenti anche lievi. Tutte le segnalazioni vengono prese in considerazione, ma andranno tutte valutate alla luce del Piano Urbano del Traffico. Altre 70 segnalazioni riguardano il servizio “qualità dell’ambiente”. Si tratta prevalentemente di contestazioni puntuali di abbandoni di rifiuti, e appunti sui servizi di igiene ambientale, appunti che vengono immediatamente contestati a Gelsia Ambiente.
E 127 sono le segnalazioni aperte e non riconducibili alle precedenti macroaree. Tra le curiosità, la parola “cani” ricorre cento volte. I temi sono: manutenzione dell’area cani, problematica in fase di superamento per i lavori in corso d’opera, ma anche lamentele per le deiezioni canine e, più in generale, per comportamenti non consoni da parte dei conduttori di animali.
La parola “dosso” ricorre 44 volte: il dosso viene indicato come possibile soluzione per rimuovere situazioni di pericolo stradale reale o percepito. Occorre sempre spiegare che i dossi sulle strade di viabilità principale non possono essere collocati a garanzia dello scorrimento dei mezzi di soccorso. E che, dove collocati, sono fonte di incremento della rumorosità, perché gli automezzi che passano sopra “saltano”.
La parola “telecamera” ricorre solo 13 volte: la videosorveglianza sembra essere percepita come uno strumento utile, ma non come una panacea. Complessivamente, gli utenti iscritti al servizio “T’el disi mi” sono 1.188, dei quali 305 si sono iscritti durante lo scorso anno.