Seregno: celebrato il funerale di Filomena Mandarino, vittima dell’incidente in via Galilei

La cerimonia è stata ospitata dalla chiesa parrocchiale del Lazzaretto. Nell'omelia, il vicario don Michele Somaschini ha provato ad incoraggiare i parenti, provati dal dolore
L’uscita dalla chiesa della bara di Filomena Mandarino

Un dolore tangibile, nella sua compostezza, ha caratterizzato lunedì 11 novembre a Seregno la celebrazione del funerale di Filomena Mandarino, la sessantatreenne residente in città, drammaticamente scomparsa lunedì 4 novembre in un incidente stradale, verificatosi poco prima di mezzogiorno in via Galilei, dove si sono scontrati la bicicletta sulla quale la donna stava viaggiando ed un autocarro di una ditta locale, condotto da un uomo di 60 anni, entrambi attestati in direzione della via Macallè. Per la sfortunata ciclista, l’urto era stato immediatamente fatale: nonostante la tempestività dei soccorsi, con l’arrivo sul posto di un’ambulanza e di un’automedica, il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.  

Funerale: l’incoraggiamento nell’omelia di don Michele Somaschini

Una bella immagine di Filomena Mandarino, scomparsa a 63 anni

L’officiatura funebre è stata ospitata dalla chiesa parrocchiale della Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto, quartiere dove Mandarino, originaria del crotonese, abitava in via Macallè ed era molto conosciuta ed apprezzata. A presiederla è stato il vicario don Michele Somaschini. «Non è mai semplice -ha spiegato il sacerdote nell’omelia- trovare le parole per chi ci ha lasciati, tanto più quando la dipartita avviene in maniera tragica. Di fronte alla morte, anche la fede vacilla. “Dio, dove sei?” ci chiediamo, ma Dio c’è, in maniera nascosta e silenziosa». Somaschini ha quindi provato a fornire un elemento di fiducia ed incoraggiamento ai parenti di Mandarino, in particolare ai figli Giuseppe, Antonio ed Annalisa, al genero Michele ed ai nipoti Federico, Andrea e Bryan, oltre ai fratelli ed alle sorelle: «Anche Filomena risorgerà. Oggi siamo qui in attesa di dare la nostra risposta, la risposta della fede, la risposta di chi non lascia morire la speranza». In conclusione, c’è stato poi spazio per una parentesi di gratitudine: «Sant’Agostino, al funerale di sua madre, disse: “Signore, non ti chiedo perché me l’hai portata via, ma ti ringrazio per avermela data”. E noi oggi ringraziamo Filomena, per tutto ciò che di buono ha donato».

Funerale: il dolore dei parenti e degli amici dopo il rito funebre

Parenti ed amici davanti alla chiesa, prima della partenza del carro funebre per la cremazione

Dopo la conclusione del funerale, la salma di Mandarino ha sostato davanti al sagrato dell’edificio ecclesiastico di piazza Cabiati, dove i parenti e gli amici hanno potuto stringersi in un caloroso abbraccio di saluto. Le sue spoglie sono infine state trasportate ad Albosaggia, in provincia di Sondrio, per la cremazione.

Funerale: chi era Filomena Mandarino, vittima del sinistro

Classe 1961, calabrese di San Mauro Marchesato, Mandarino era rimasta vedova giovanissima ed ha poi cresciuto da sola i tre figli, ai quali ha saputo regalare un esempio di impegno per gli altri e di generosità.