L’Amministrazione comunale ha avuto un milione di buoni motivi per cambiare idea sul tram. Nel Consiglio comunale di martedì infatti la maggioranza ha approvato insieme all’opposizione lo schema di accordo per la realizzazione del primo lotto della metrotramvia Milano Comasina – Limbiate ospedale.
Un cambio di rotta di 180 gradi rispetto a due mesi fa, quando si decise di rinviare il punto all’ordine del giorno in attesa dell’esito dell’imminente incontro con la Regione e con il Comune di Milano. Proprio in quell’occasione il sindaco Magda Beretta ribadì la contrarietà ad un’opera definita “obsoleta” e sottolineò il fatto che solo la banchina era sul territorio senaghese e non le rotaie. A seguito di una serrata trattativa l’ente presieduto dal leghista Attilio Fontana, con un lettera datata 13 novembre, ha deciso di elargire un contributo di un milione di euro al Comune di Senago, ripartito in cinque rate da 200mila euro dal 2019 al 2023.
Anche se ufficialmente questa somma è vincolata alla “realizzazione di interventi di adeguamento o potenziamento infrastrutturale” e l’Amministrazione ha dovuto inserire in bilancio l’impegno di spesa per la metrotramvia, le entrate e le uscite si equivalgono. «Approviamo questa delibera – dichiara il sindaco Magda Beretta – solo per un principio di solidarietà tra Comuni visto che a loro interessa quest’opera. La Regione ha ascoltato le nostre richieste e quindi abbiamo dimostrato che non piegarsi sempre agli ordini che arrivano dagli enti superiori, come veniva fatto dalle Amministrazioni precedenti, dà qualche risultato». Il primo cittadino ha garantito che il contributo, che potrà essere utilizzato per asfaltature e per rifare i viali del cimitero ma non per intervenire sulle scuole poiché arriva dall’assessorato regionale alle Infrastrutture e quindi va speso in questo ambito, non è collegato a nessun’altra partita senza però convincere l’opposizione.
«Mi sembra strano – si chiede Maria Interdonato, esponente di Rinnovamento democratico – che arrivi un contributo così consistente senza dare niente in cambio. Non vorrei che fosse una compensazione per le vasche di laminazione». Lorenzo Conforto del Pd invece si prende i meriti per l’approvazione della delibera. «Alla fine viene votata la stessa delibera di due mesi fa visto che approviamo l’accordo di programma. Sono contento che la maggioranza abbia cambiato idea grazie alla nostra mobilitazione e raccolta firme per mantenere il trenino».