Senago: brucia baracca abusiva, allarme dei residenti vicini

Una baracca di fortuna è stata completamente consumata dalle fiamme, nei campi alla periferia nord ovest di Senago.
Incendio Senago
Incendio Senago

Una baracca di fortuna è stata completamente consumata dalle fiamme, nei campi alla periferia nord ovest di Senago nella giornata di mercoledì. A detta dei residenti della zona, la costruzione abusiva fatta di lamiera e di pareti di materiali raccattati un po’ ovunque era frequentata occasionalmente da persone senza fissa dimora, in questa zona molto periferica a margine dei boschi che vanno verso le Groane, lungo via Toscanini.

Senago: brucia baracca abusiva, vigili del fuoco sul posto con l’autobotte

Nel pomeriggio, i vicini residenti delle abitazioni confinanti hanno visto il fumo provenire dalla costruzione in mezzo al verde e hanno dato l’allarme. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Rho con una autobotte e hanno iniziato a spegnere le fiamme che avevano già in parte devastato la baracca, spesso usata come ricovero per la notte ma anche per cucinare qualcosa. Al momento dell’arrivo dei pompieri sul posto non c’era nessuno.

Viste le dimensioni del rogo, i pompieri hanno comunque impiegato un paio di ore per spegnere l’incendio, che è sempre rimasto circoscritto all’area verde di riferimento senza andare a interessare gli edifici circostanti. L’emergenza, con lo spegnimento degli ultimi focolai del rogo, è stata dichiarata conclusa solo a pomeriggio inoltrato.

Senago: brucia baracca abusiva, sul posto la polizia locale

Ora gli agenti della Polizia locale agli ordini del comandante Fabio Domenico Tagliabue stanno indagando per comprendere le cause, perchè come riferito dallo stesso comandante, a commento dell’incendio, «non è pensabile che con i 20 gradi di questi giorni, ci sia stato un fenomeno di auto combustione» molto più probabile che un fornello o un fuoco di legnami sia sfuggito dal controllo e abbia fatto presa sulle lamiere e sui materiali accumulati all’interno, rischiando tra l’altro di trasformare l’abitacolo in una trappola micidiale per gli occupanti occasionali.