Era considerato dalle forze dell’ordine uno dei più importanti trafficanti di cocaina del nord Italia e controllava i canali di rifornimento di tutta la zona a nordest di Milano, fino alla begamasca, incluso l’intero monzese orientale. E i carabinieri di Vimercate e Treviglio sono riusciti a incastrarlo proprio nella notte a cavallo tra Pasqua e pasquetta. Lui è un nordafricano di 36 anni che da pochi giorni si era trasferito in una villetta di Pozzo d’Adda, in via Giovanni XXIII, in una elegante zona residenziale.
I militari delle due compagnie coordinati si sono presentati davanti all’abitazione di notte e l’hanno circondata, poi, dopo l’arresto dell’uomo – che ha tentato di scappare – hanno perquisito la casa trovando quello che si aspettavano: più di sei chili di cocaina, il necessario per pesare e spartire droga e quasi 50mila euro in contanti. La cocaina era all’ingrosso, come sospettavano i carabinieri: in parte già divisa in 27 buste di cellophane (circa un chilo mezzo), ma la gran parte ancora in panetti, cinque, per altri cinque chili di droga.
L’uomo di origine marocchina era latitante, peraltro: doveva già scontare una condanna a 6 anni e 11 mesi di carcere per reati legati agli stupefacenti. Con lui in manette anche un cinquantenne italiano originario di Matera, ma residente in provincia di Bergamo, considerato l’autista e l’uomo di fiducia del trafficante. In base alle indagini il 36enne era il rifornitore degli spacciatori del vimercatese, dell’area della Martesana e della parte occidentale della provincia di Bergamo. Lui e il suo uomo di fiducia sono stati portati al carcere di San Vittore.