Scuola, la lettera al sindaco di Monza: «Quali sono i dati dei contagi? Si faccia portavoce della causa degli studenti»

I genitori del gruppo Facebook La Lombardia riparte dai bambini, fondato durante il primo lockdown da tre mamme, tra cui la monzese Francesca Fiore, hanno inviato ai sindaci di Monza, Dario Allevi e di Milano, Beppe Sala.
Dario Allevi sindaco
Dario Allevi sindaco Fabrizio Radaelli

«Nessuna delle promesse fatte fino ad ora è stata mantenuta». Inizia così la lettera che i genitori del gruppo Facebook La Lombardia riparte dai bambini, fondato durante il primo lockdown da tre mamme, tra cui la monzese Francesca Fiore, hanno inviato ai sindaci di Monza, Dario Allevi e di Milano, Beppe Sala.

«I bambini sono stati i migliori, i più bravi a seguire e rispettare le regole. I genitori, gli educatori, i docenti hanno spiegato che tutto era fatto per il loro bene e per il bene della comunità. Durante la seconda ondata da ottobre a dicembre le scuole primarie e dell’infanzia sono rimaste aperte, mentre tutto il resto era chiuso. I contagi sono calati in quel periodo, dimostrando chiaramente come non sono le scuole i centri di diffusione del virus. Questa nuova chiusura così fredda e repentina è stata per tutti noi, genitori e docenti, in brutto colpo».

Non è la riapertura delle scuole che chiedono immediatamente i genitori, o almeno non solo quello. Vogliono conoscere i dati sui contagi, gli indici di diffusione delle varianti nella scuola primaria che hanno portato alla decisione di chiudere tutte le scuole, nidi compresi.

«Dove sono le evidenze scientifiche – si chiedono i firmatari della lettera – Nessun esperto o scienziato ha comunicato alle famiglie i dati reali aggiornati sull’andamento del contagio nelle scuole. È stato accennato che i bambini, adesso, sarebbero più a rischio a causa delle varianti del virus, ma dove sono i numeri che supportano queste dichiarazioni. Come mai – continuano – adesso che le scuole sono chiuse nessuno parla più dei rischi delle varianti per i bambini. Siamo arrabbiati, delusi e non siamo più disposti a sopportare passivamente una chiusura prolungata senza fine».

Una situazione resa ancora più scoraggiante dall’assenza di risposte da parte delle istituzioni. «La Regione non si esprime, non risponde, non comunica. Immaginiamo che il Comune di Monza abbia i dati dei contagi della seconda ondata e di quella in corso. Chiediamo come cittadini di avere accesso a queste informazioni, con il focus ben preciso sulle scuole, sui focolai, per fasce d’età».

Le domande dei genitori al primo cittadino riguardano anche la campagna vaccinale in corso. «Quante educatrici di materna e nidi comunali riusciranno a vaccinarsi nelle prossime settimane. Sindaco Allevi ci appelliamo a lei come primo cittadino, a nome dei piccoli monzesi che pure rappresenta, si faccia portavoce della loro causa. Non possiamo essere sempre noi genitori gli unici a chiedere a riapertura delle scuola – spiegano in conclusione della lettera -. Ci sia un grido forte da parte delle istituzioni perché stiamo perdendo Monza, le sue famiglie e i suoi figli».