“Prepararsi ed essere pronti”, dopo oltre tre anni, nel caso di una recrudescenza invernale della pandemia ma l’anno scolastico ricomincia nel segno della normalità. Non più obbligo di mascherine per gli studenti e il personale (sotto i cinque anni già non erano previste), tranne se a rischio, né didattica a distanza. Poi certo, se dovessero presentarsi le condizioni le scuole dovranno essere pronte a riattivare i piani dell’ultimo anno scolastico per cui manterranno la figura del referente covid.
Scuola e covid: le indicazioni strategiche
È il contenuto delle “Indicazioni strategiche ad interim per preparedness e readiness – termini che hanno fatto storcere il naso anche alla Crusca – ai fini di mitigazione delle infezioni da SARS-CoV-2 nell’ambito dei servizi educativi per l’infanzia gestiti dagli Enti locali, da altri enti pubblici e dai privati, e delle scuole dell’infanzia statali e paritarie a gestione pubblica o privata per l’anno scolastico 2022 -2023” aggiornate e inviate alle scuole. La nuova regola e che non ci sono più regole, almeno non così stringenti come negli ultimi due anni scolastici (fino all’alllentamento definitivo di primavera)
🎒#COVID19, come prepararsi per il rientro a #scuola ⁉️
— Istituto Superiore di Sanità (@istsupsan) August 25, 2022
Le indicazioni ad interim per i servizi educativi per l’#infanzia contengono:
📌standard di prevenzione in base al quadro attuale
📌interventi da modulare in base a valutazione del rischio
🔎Leggi 👇https://t.co/wKfAhovf2s pic.twitter.com/QmFfw278EJ
Scuola e covid: no mascherine, tranne i fragili
Per il primo e il secondo ciclo d’istruzione le misure di prevenzione che restano indicate dopo la scadenza il 31 agosto delle precedenti disposizioni (e al 15 giugno dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico e Ata che quindi potrà tornare nei plessi anche non vaccinato) sono sei: permanenza a scuola consentita solo senza sintomi/febbre e senza test diagnostico per la ricerca di SARS-CoV-2 positivo; igiene delle mani ed etichetta respiratoria (“con quest’ultimo termine si intendono in letteratura i corretti comportamenti da mettere in atto per tenere sotto controllo il rischio di trasmissione di microrganismi da persona a persona, quali ad esempio proteggere la bocca e il naso durante starnuti o colpi di tosse utilizzando fazzoletti di carta, ecc.” dice il documento); utilizzo di dispositivi di protezione respiratoria (FFP2) per personale a rischio di sviluppare forme severe di COVID-19; sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati; strumenti per gestione casi sospetti/confermati e contatti; ricambi d’aria frequenti.
Scuola e covid: misure “da attivare, ove occorra”
Ulteriori misure di prevenzione “da attivare, ove occorra, su disposizioni delle autorità sanitarie, in relazione a cambiamenti del quadro epidemiologico” sono il distanziamento di almeno 1 metro (ove le condizioni logistiche e strutturali lo consentano); precauzioni nei momenti a rischio di aggregazione; aumento frequenza sanificazione periodica; gestione di attività extracurriculari e laboratori, garantendo l’attuazione di misure di prevenzione quali distanziamento fisico, mascherine chirurgiche/FFP2, igiene delle mani; mascherine chirurgiche, o FFP2, in posizione statica e/o dinamica (da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza scolastica); concessione palestre/locali a terzi con obbligo di sanificazione; somministrazione dei pasti nelle mense con turnazione; consumo delle merende al banco.