Al via la scuola con tante difficoltà a Monza e in Brianza. Come in un film già visto dirigenti e sindacati segnalano una serie di criticità.
Questioni legate all’assenza di insegnanti e del personale non docente, in continua diminuzione. In questo quadro di incertezze si aggiungono i dirigenti che non ci sono e i direttori dei servizi generali e amministrativi (dsga) che mancano. Giusto qualche dato: nella provincia di Monza e Brianza su 99 istituti scolastici ci sono circa 26 dirigenti reggenti e 45 segretari che mancano (quasi il 50 per cento). Il quadro dei posti vacanti, nella provincia, è di oltre 1.200 cattedre scoperte. Nella sola città di Monza sono quattro le scuole che hanno un reggente, quindi un preside con doppio incarico.
«Circa il 90 per cento dei docenti di sostegno non lo abbiamo – spiega Anna Cavenaghi, dirigente del comprensivo monzese di via Correggio -. La scuola dell’infanzia è iniziata mercoledì e tra meno di una settimana iniziano gli altri. Per non parlare delle comunicazioni di assegnazioni provvisorie interregionali. Ci sono docenti titolari che però hanno scelto di prendere servizio in altre regioni, questo comporta posti scoperti e un continuo scorrimento delle graduatorie che l’ufficio nomine deve costantemente aggiornare. Iniziamo la scuola per primi in Italia, ma siamo gli ultimi ad avere l’organico al completo. Per non parlare del personale amministrativo. Due nostre storiche colonne sono andate in pensione e, ad oggi, il loro posto è ancora vacante. Ci arrangiamo come possiamo ma a pagarne le spese sono, come sempre, i bambini e le loro famiglie».
Nelle province di Milano, Monza e Brianza, sono state definite le immissioni in ruolo di 5.673 insegnanti, circa il 10% di quelli stabiliti per l’intero Paese (57.322) molti di questi rientrano in graduatorie che sono già esaurite.
«Nella sola provincia di Monza e Brianza i posti vacanti sono numerosi – evidenzia Enzo Palumbo, della Flc Cgil di Monza e Brianza-. Ben 38 per la scuola dell’infanzia, 368 per la primaria (di cui 203 solo per il sostegno) 575 per la scuola secondaria di primo grado (ex media su un totale di 60 scuole in provincia), di questi sono ben 216 quelli destinati al sostegno mentre alle superiori ci sono 254 posti ancora liberi».
Come sempre nelle scuole medie sono ricercati come oro i docenti di matematica e scienze, di contro gli insegnanti di greco sono in esubero, quelli presenti hanno tutti una cattedra e sono di ruolo. «Come ogni anno l’avvio della scuola è a dir poco difficoltoso – conclude Palumbo – L’assenza di docenti, segretari presidi è sempre più rilevante. Manca una politica di formazione degli insegnanti, servono criteri più definiti anche per l’inserimento nelle graduatorie».