Nonostante i conflitti internazionali in corso, le tensioni geopolitiche e il dibattito sugli investimenti militari in Europa, il fascino delle carriere in divisa – forze armate o di polizia- resiste al tempo attraendo molti giovani: il 26% sta valutando questi percorsi e per un quarto di loro rappresenta già la prima opzione per il futuro lavorativo, spiegando così perché i concorsi di selezione annualmente banditi registrano il tutto esaurito.
Scuola: ai giovani piace il futuro in divisa, i risultati dell’osservatorio di Skuola.net
A segnalare questo scenario è la nuova edizione dell’osservatorio “Professioni in divisa” realizzato da Skuola.net in collaborazione con Nissolino Corsi, realtà specializzata nella preparazione ai concorsi per le divise, su un campione di 2.700 ragazze e ragazzi dagli 11 ai 25 anni e di oltre 300 genitori. Emanuele Buscarino, amministratore delegato della Nissolino Corsi, dichiara: «Valori, ordine e disciplina, interesse verso la professione, possibilità di fare carriera e senso di appartenenza sono le principali motivazioni che spingono i giovani contemporanei a valutare un futuro in divisa e sono una risposta efficace alle esigenze di una generazione che si scontra con un mondo del lavoro forse eccessivamente fluido e instabile e una società che fa fatica a inserire i giovani in un contesto di senso».
Scuola: ai giovani piace il futuro in divisa, l’identikit degli studenti
Chi vuole provarci ha mediamente un buon rendimento scolastico (il 75%) e in 9 casi su 10 proviene da famiglie mediamente istruite. Lo scenario globale della guerra non affievolisce questa vocazione, sostiene l’osservatorio, anzi: per il 35% non influisce minimamente, spesso addirittura rafforza la convinzione (22%) o al limite porta a riflettere su un riposizionamento (24%) spostandosi verso amministrazioni meno operative sulla scena internazionale. I corpi di cui vorrebbero far parte oggi i giovani in misura maggiore sono carabinieri, polizia di Stato ed esercito, seguiti da Aeronautica militare, guardia di finanza, marina militare, polizia penitenziaria e vigili del fuoco.
Scuola: ai giovani piace il futuro in divisa, le preferenze tra ragazze e ragazzi
Le giovani donne spesso mostrano una preferenza per ruoli meno operativi con funzioni organizzative, logistiche o amministrative, o per le forze di polizia, percepite come meno esposte sul fronte bellico, mentre tra i ragazzi (61%) si nota una spiccata propensione verso compiti legati all’azione.
«Quindi non sorprende che solo l’11% di coloro che pensano a una carriera in divisa siano spinti da motivazioni prettamente economiche, come lo stipendio e la stabilità lavorativa. C’è poi da considerare l’importanza del retaggio storico: il 6% si avvicina a questo mondo nel solco di una tradizione familiare ed è interessante notare come 3 genitori su 4 non ostacolerebbero un eventuale interesse del figlio verso una carriera in divisa», conclude Buscarino.
(ha collaborato Alice Nidasio)