Con la salute non si scherza: è il motto con cui il Pd chiama a raccolta i cittadini. La campagna di mobilitazione, durante la quale i democratici censiranno le pecche della sanità lombarda, culminerà con la stesura di una legge di iniziativa popolare con cui tenteranno di rimodulare il sistema sanitario regionale.
Sanità: il Pd vuole curare il sistema lombardo, campagna “con la salute non si scherza”
«Siamo molto preoccupati – afferma il consigliere regionale Gigi Ponti – per lo stato in cui si trova la sanità lombarda: l’assessore Guido Bertolaso ha parlato in aula di “anarchia” e abbiamo letto che il presidente Attilio Fontana manifesta la sua inquietudine per le condizioni del nostro sistema. Eppure, di fronte a ciò, la giunta non fa nulla».
Il Pirellone, a suo parere, potrebbe percorrere due strade: «Proseguire sul piano dell’immobilismo – precisa – o ritirare la riforma per riscriverla completamente coinvolgendo non solo le opposizioni, ma tutto il mondo sanitario, i suoi professionisti, il terzo settore, le università. Se si insiste sulla prima strada, avremo sempre di più tempi di attesa molto lunghi, carenza di medici di base, case di comunità lasciate a metà, posti nelle rsa insufficienti con rette esorbitanti e un’assistenza domiciliare inesistente». Ponti lancia l’allarme sulle case di comunità: «Il traguardo del 2026 si sta avvicinando – incalza – ma per ora sono stati solamente cambiati i nomi sui cartelli, senza attivare i servizi e senza integrarli» con quelli esistenti.
I democratici invitano i lombardi a segnalare i problemi e i disservizi sul sito www.conlasalutenonsischerza.it.
Sanità, la Lega: «Colpa dei loro tagli dal 2012 al 2018»
«Il responsabile di questa situazione – replica il capogruppo leghista Alessandro Corbetta – è proprio il Pd che all’epoca dei governi di centrosinistra che si sono succeduti dal 2012 al 2018 ha tagliato alla sanità 36 miliardi di euro, i posti letto negli ospedali e ha sbagliato la programmazione» tanto che non ci sono giovani medici sufficienti per sostituire chi va in pensione.
«Il Governo Meloni – aggiunge – ha aumentato del 30% i posti nelle facoltà di medicina mentre la Regione negli ultimi mesi ha stanziato 61 milioni di euro per potenziare la sanità territoriale e ridurre le liste d’attesa. È vero che mancano i letti nelle case di riposo ma non potremo intervenire se prima non troveremo altri fondi».
Corbetta difende l’operato del Pirellone anche sul varo delle case di comunità: «Alcune – nota – tra cui quelle di Giussano e Vimercate funzionano bene. I problemi sorgono dove ci sono ospedali in sofferenza: se mancano gli operatori diventa difficile attivarle».