Si chiama “Aggiungi un posto a tavola” il progetto di accoglienza organizzato da Sai Desio 818, e dedicato ai cittadini richiedenti asilo che vivono nel territorio. Un’iniziativa che ha coinvolto le città di Desio, Cesano Maderno, Macherio, Nova Milanese e Monza. Un debutto per un progetto già sperimentato negli scorsi anni a Monza (prima della pandemia) e promosso da Caritas Monza con il Consorzio comunità Brianza.
Sei le famiglie del territorio che hanno scelto di aprire le porte di casa per accogliere alla loro tavola un migrante durante i giorni di festa per un pranzo, una cena o anche solo una merenda insieme.
Sai Desio 818 aggiunge un posto a tavola a Natale
L’iniziativa è stata pensata per rendere più speciali le festività dei migranti, anche se le richieste per continuare ad accogliere a tavola questi ospiti continuano anche ora che le feste natalizie si sono chiuse. Otto i profughi coinvolti nel progetto, e tante le storie di incontro che ne sono nate. Come il ventenne ucraino accolto per il pranzo di Natale in una famiglia di Monza dove vive un ragazzo della stessa età, o i due uomini originari del Burkina Faso e della Costa d’Avorio che sono stati accolti per pranzo a Nova insieme a una famiglia burkinabè amica dei padroni di casa.
Tra gli invitati speciali anche una mamma ucraina che ha potuto sedersi alla tavola di una famiglia con quattro figli, insieme a suo figlio adolescente. E ancora il ventiseienne originario della Guinea, accolto da una famiglia desiana per il pranzo e due ragazzi del Mali e della Guinea, che si sono seduti alla tavola di Natale di una famiglia di Brugherio.
Sai Desio 818 aggiunge un posto a tavola, una bella esperienza
«Tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto, sia gli invitati sia le persone che hanno accolto, sono stati molto contenti dell’iniziativa, e ci hanno ringraziato per questa occasione di conoscenza reciproca – racconta Carolina Caracciolo, operatrice per l’accoglienza Sai Desio, Progetto 818 -. Nonostante la timidezza e l’esitazione iniziale di alcuni, alla fine tutti ne sono usciti entusiasti».
Lo scopo dell’iniziativa era proprio questo: creare durante i giorni delle feste un momento di incontro e di conoscenza reciproca. «Il Natale è stata un po’ la scusa per conoscere chi ci sembra a volte distante da noi, e invece spesso è il nostro vicino di casa – conclude Caracciolo -. Non ci aspettavamo grandi numeri, essendo questa la prima edizione, ma l’iniziativa è riuscita bene. È emersa da parte di alcune famiglie il desiderio e la volontà di continuare ad essere presenti per le persone che hanno potuto conoscere aggiungendo un posto alla loro tavola, e nuove famiglie ci stanno ancora contattando per unirsi all’iniziativa al di là delle feste. Crediamo molto a questa iniziativa e per questo la riproporremo nel corso dell’anno».