Le rotatorie sulla provinciale Monza – Carate diventeranno realtà anche nel territorio di Sovico. E’ infatti stata siglata dall’amministrazione comunale e da Canali spa, la nota azienda di capi sartoriali e di lusso conosciuta in tutto il mondo, una convenzione grazie alla quale il privato s’impegna a realizzare due rotatorie sulla provinciale. Per l’esattezza in corrispondenza dell’intersezione con via Monsignor Terruzzi (la prima) e via Lombardia (la seconda). Una novità importante che sblocca di fatto annose polemiche e attese circa le famigerate rotatorie sulla provinciale.

Va detto che il progetto è frutto di quanto previsto dal Piano dei Servizi del Pgt in considerazione della partecipazione tra pubblico e privato secondo cui l’operatore, nell’ambito di interventi edilizi, ha determinato una procedura di convenzione che definisce queste opere come standard qualitativi. «Il privato si è accollato l’intero carico per la realizzazione delle rotatorie di via Monsignor Teruzzi e di via Lombardia. Il Comune, con proprie risorse, invece, realizzerà quella di via Stoppani- precisa il sindaco di Sovico, Alfredo Colombo-, questi interventi sono frutto del nostro piano di governo del territorio che qualcuno ha giudicato frettoloso ma che invece prevede normative che hanno consentito di arrivare a convenzioni di questo tipo.

La convenzione in atto, stipulata recentemente e della durata di tre anni, fornisce importanti possibilità di recupero e riqualificazione di una zona oggi in stato di abbandono siamo su viale Lombardia) e di poter avere due rotatorie a beneficio della viabilità locale». Canali spa, proprio a Sovico ha da tempo la sua sede legale e, con l’avvio dell’intervento urbanistico previsto sulla provinciale Monza- Carate (di fronte all’attuale sede, sita in viale Lombardia), di fatto creerà una sorta di polo logistico unico, con palazzine e showroom. Un investimento importante, anche e soprattutto sul fronte economico (590mila euro complessivi), che denota l’impegno del privato verso una presenza sempre più marcata in Brianza. E, di questi tempi, non è poco.