Riforma Lea protesica, agitazione del comparto aziende ortopediche

Sciopero il 18 marzo nel Comparto delle aziende ortopediche e la causa è lo stallo della riforma dei Livelli essenziali di assistenza (Lea).
Salute protesi - Image by frimufilms su Freepik
Salute protesi – Image by frimufilms su Freepik

C’è agitazione nel Comparto delle aziende ortopediche e la causa è lo stallo della riforma dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) protesica. Le sigle del comparto – Assortopedia, Cidos, Federlazio e Fioto, l’associazione che rappresenta da più di 50 anni le aziende ortopediche italiane – hanno proclamato “lo stato di agitazione delle Aziende Ortopediche e dei lavoratori del settore nella giornata del 18 marzo per denunciare l’inerzia e l’assenza delle Istituzioni (Ministero della Salute, Conferenza Stato/Regioni, Regioni, Ministero dell’Economia e delle Finanze) che a 6 anni dalla pubblicazione del DPCM 12.1.2017 non sono ancora riusciti a rendere operativi i nuovi LEA, a organizzare i SSR e le relative tariffe”.

Riforma Lea protesica, perché lo sciopero del 18 marzo

L’obiettivo è di portare la questione all’attenzione dell’opinione pubblica, della politica e delle istituzioni per “uniformare le prestazioni LEA nei SSR superando la coesistenza di due classificazioni e regolamenti difformi; arrivare a revisione delle tariffe; revisione degli elenchi delle prestazioni erogabili; accreditamento della filiera degli erogatori di prestazioni ortoprotesiche; determinazione di una metodica di lavoro e aggiornamento permanente dei LEA e delle tariffe; semplificazione dei processi di erogazione e controlli”.