Ricorso appeso al Tar: appalto del verde impantanato a Brugherio

A Brugherio il Comune non ha ancora individuato chi taglierà l'erba nei prossimi mesi in attesa del pronunciamento del Tar su un ricorso, a novembre
Monza taglio erba strade
Taglio erba strade

A Brugherio la giunta non ha ancora individuato l’impresa che dovrà sfalciare l’erba nei prossimi mesi, in attesa che il Tar si pronunci sul ricorso presentato dal Consorzio Stabile Alpi scarl contro l’esito della gara pubblicata dalla Provincia e assegnata alla società Malegori Servizi.

Il Consorzio ha ritirato la richiesta di sospendere il risultato del bando depositata in prima battuta e, a questo punto, per sapere quale sarà l’evoluzione in Comune dovranno attendere l’udienza del 26 novembre. Nel frattempo gli uffici di Villa Fiorita hanno sospeso l’aggiudicazione dell’appalto alla ditta Malegori con il risultato che da settimane nessuno cura il verde e le erbacce crescono a dismisura ai bordi delle strade così come nelle aiuole e nei parchi.

Brugherio: probabile incarico ponte prima del pronunciamento del Tar a novembre

Con tutta probabilità la giunta proverà a individuare una ditta a cui assegnare un incarico ponte, in attesa di arrivare all’affidamento definitivo che, calendario alla mano, potrebbe essere effettuato a dicembre. L’apertura del contenzioso, non neutralizzato da una proroga tecnica dell’appalto scaduto, ha provocato quello che è sotto gli occhi di tutti: la vegetazione già alta prolifererà vistosamente nei prossimi giorni quando il sole e le temperature miti si alterneranno alle piogge. E anche nel centrodestra pare ci sia chi inizi a sollecitare una soluzione rapida che consenta di attivare i giardinieri in quanto, oltre al degrado e al disagio creato a chi soffre di allergie, aumentano i rischi per la sicurezza che vanno di pari passo con le altezze raggiunte dall’erba nelle aiuole al centro delle rotatorie.

Brugherio, il sindaco sull’appalto del verde: “La giunta non ha responsabilità”

La situazione comincia a creare più di un imbarazzo alla maggioranza, anche se secondo il sindaco Roberto Assi i brugheresi avrebbero capito il succo della vicenda in cui la giunta non ha responsabilità: «I nostri uffici ricevono molte meno lamentele rispetto agli anni passati – afferma – più di un cittadino si è fatto avanti e ha fornito la disponibilità a tagliare l’erba nelle vicinanze della propria casa. Ringraziamo, ma non possiamo accettare in quanto non sono assicurati».

C’è anche chi ha suggerito di far intervenire la Protezione civile, ma la cura del verde non rientra tra i compiti dei volontari.
La scarsa vena polemica si nota anche sui social dove, al contrario di quanto avveniva con la passata amministrazione, c’è chi minimizza il problema sostenendo che steli di «due centimetri» in più non causano alcun disagio né pregiudicano la sicurezza stradale. E se qualcuno sostiene il contrario viene rimbrottato dai sostenitori del centrodestra: l’eccesso di solerzia rischia però di rivelarsi controproducente tanto che nei giorni scorsi alcuni brugheresi, elettori dichiarati di Assi, hanno criticato i toni arroganti di certi interventi.