Renate – Gherardo Colombo parla ai ragazzi delle scuole medie di Renate e Veduggio. L’incontro si è svolto ieri mattina in aula magna. Ad accogliere l’ex magistrato, renatese d’origine, c’erano la preside Renata Ferrari, il vicepreside Carlo Canali e alcuni professori, molto interessati all’argomento trattato. Colombo ha interagito con gli alunni come se fosse uno di loro, come se alle sue spalle non ci fossero 33 anni di magistratura, come se non ci fosse la P2 e come se non fosse mai esistita “Mani Pulite”. «Ci diamo le “tu”? – ha chiesto Colombo a un ragazzino della terza A -. Se decidiamo di darci del “tu”, ci diamo tutti del “tu”, altrimenti, ci diamo tutti del “lei”». Un’espressione forse passata inosservata, ma che di fatto sancisce la parità voluta dallo stesso giurista, che da qualche anno ha lasciato la toga dedicarsi all’educazione. Si è messo in mezzo ai ragazzi e ha parlato di legge, di regole, di giustizia, di Costituzione, di Stato, lasciando spazio alle domande degli alunni, molto interessati agli argomenti dell’ex magistrato. Con l’autorità di cui è capace, ha tenuto a bada due classi di ragazzi (giustamente, data l’età) irrequieti e ha risposto anche a domande sulla sua storia personale. Tra i temi toccati dai ragazzi, anche tanti argomenti importanti e difficilmente esauribili in una chiacchierata mattutina, come la pena di morte, il carcere e la sua durezza, l’aborto e la criminalità. Gherardo Colombo ha invitato i ragazzi a pensare, prima di parlare e agire e, sicuramente, ha regalato qualche perla di saggezza, mettendo al primo posto il rispetto per gli altri. Soprattutto, però, ha portato esempi e raccontato uno stile di pensiero che lega il futuro alle regole, nonché alla possibilità di essere felici. Due ore di originale lezione giuridica, infine. Alla fine della mattinata, sono stati tanti gli alunni che hanno voluto stringere la mano all’ex magistrato.
E.San