Reggia di Monza: sono 40 i candidati per la direzione generale

Prima fase della selezione che porterà alla scelta del manager di Parco e Villa reale. C'è la "maledizione" del secondo mandato come per i sindaci?
Monza villa reale
Monza villa reale

Sono 40 le candidature considerate idonee dalla Regione Lombardia per il posto di direttore generale del Consorzio Villa reale e Parco di Monza: si legge nella documentazione resa disponibile nei giorni scorsi dal Pirellone che ha mosso il primo passo per la scelta del manager che guiderà per i prossimi anni, probabilmente tre, come nell’ultima occasione, con possibilità di rinnovo.

Rinnovo che non è scattato per Giuseppe Distefano, attuale direttore in carica da ottobre 2020 e tecnicamente già scaduto: avrebbe dovuto lasciare l’incarico alla fine di settembre, ma il consiglio di gestione, su richiesta della Regione, ha prorogato la nomina fino alla fine dell’anno per portare a termine la selezione.

Direzione della Reggia di Monza: come funziona la nomina

La selezione ha un meccanismo particolare: le candidature le raccoglie la Regione che poi, con una commissione, valuta l’esistenza dei requisiti rispetto al bando. Spetta poi al presidente della Lombardia – come previsto dallo statuto consortile – d’intesa con gli altri soci che hanno promosso la nascita del consorzio stesso, designare il nuovo direttore generale, che infine il presidente della Reggia (il sindaco di turno) è chiamato a nominare.

Non ci sono nomi, nell’elenco degli idonei: solo 40 codici personali che lasciano comunque trasparire come l’attenzione per l’incarico sia stata elevata. Solo due risultano gli esclusi: uno perché senza laurea, l’altro perché senza esperienza maturata nell’ambito per almeno cinque anni. Sulla carta, nulla vieta ovviamente a Distefano di candidarsi (o meglio, di essersi ricandidato).

Reggia di Monza: la maledizione del secondo mandato

Se la Reggia cambiasse manager, si affiancherebbe curiosamente alle sorti dei sindaci di Monza, che non sono mai stati rieletti dopo il primo mandato (e c’è chi parla di “maledizione”). Alla guida del Consorzio ci sono stati, senza rinnovi, prima Pietro Petraroja (2009), poi Lorenzo Lamperti (2012-2017, unico contratto di cinque anni), quindi Piero Addis (2017-2020) e poi appunto Giuseppe Distefano, arrivato alla vigilia dello scontro finale con il concessionario privato. Non è stato ufficializzata una data per la nomina del manager.