Questura di Monza, Daspo a due ventenni che bivaccavano in piazza Cambiaghi

Per sei mesi i due ragazzi italiani dovranno stare lontano da piazza Cambiaghi e zone limitrofe
Una pattuglia della polizia di Stato in servizio

Altre 56 persone e 21 veicoli controllati da personale della Questura a Monza, nelle zone adiacenti alla stazione ferroviaria, i giardini di via Artigianelli, via Gramsci, corso Milano, largo Mazzini, nel pomeriggio di lunedì 31 ottobre, su disposizione del Questore della provincia Marco Odorisio. Impegnati anche quattro equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Milano oltre che personale della Polizia Locale di Monza.

Questura di Monza: avviso orale a una 33enne e due Daspo

Nella stessa giornata il Questore ha adottato un provvedimento di avviso orale e due Daspo urbani, in base a una attività istruttoria condotta dalla Divisione Polizia Anticrimine: il primo nei confronti di una 33enne italiana dedita all’uso di sostanza stupefacente e già nota “per reati contro il patrimonio, commissione di truffe on line, invasione di terreni ed edifici, dedita al bivacco ed ad accompagnarsi con soggetti senza fissa dimora”. I daspo riguardano invece due ventenni italiani, già più volte destinatari di provvedimenti di divieto di bivacco negli spazi pubblici, in piazza Cambiaghi, in violazione del Regolamento di Polizia Urbana di Monza.

Questura di Monza: i due ventenni italiani dovranno stare lontano dalla piazza per 6 mesi

In compagnia di altri soggetti, – dicono dalla Questurasi posizionavano sotto i portici o nelle aree adiacenti la piazza con comportamenti molesti nei confronti degli utilizzatori del luogo pubblico, determinando in tal modo la presenza di giacigli per dormire, oltre che di rifiuti e bottiglie, degrado urbano della piazza ed aumento dell’insicurezza percepita dai cittadini“. Secondo quanto disposto dal Questore, per sei mesi non potranno accedere alle zone adiacenti piazza Cambiaghi (via Cristoforo Colombo, via Enrico Cernuschi, Spalto Piodo e via Azzone Visconti). In caso di violazione è previsto l’arresto da sei mesi ad un anno.

Questura di Monza: un egiziano irregolare portato al Cpr

Sempre nell’ambito dell’intensificazione del controllo del territorio il Questore ha disposto il collocamento al Centro permanenza rimpatri di Bari di un cittadino egiziano 33enne già noto alle forze dell’ordine, che dopo essere entrato in Italia con un visto per lavoro subordinato di tipo stagionale della durata di soli 6 mesi nel 2017, aveva ottenuto il permesso di soggiorno, che tuttavia non poteva essere ulteriormente rinnovato. Avrebbe quindi dovuto lasciare il territorio nazionale, ma non l’ha fatto. Nel 2019 aveva presentato una nuova istanza di permesso di soggiorno per lavoro subordinato, rigettata. Lo scorso 18 ottobre è stato denunciato a piede libero in quanto si è introdotto abusivamente nell’abitazione di un connazionale, forzando la porta d’ingresso e danneggiandola. Invitato a presentarsi presso l’Ufficio Immigrazione della Questura e riscontrata la sua irregolarità sul territorio nazionale, lo straniero è stato portato al Cpr in vista del definitivo allontanamento dal territorio nazionale.