Qualità della vita: i dati che hanno portato Monza e Brianza nella top ten

Le classifiche del quotidiano Italia Oggi e l’università La Sapienza di Roma che hanno portato la provincia di Monza e Brianza nella top ten nazionale per la qualità della vita.
italia oggi
italia oggi

Che cosa ha portato Monza e la Brianza nella top ten italiana della qualità della vita? Il quotidiano economico-finanziario Italia Oggi e l’università La Sapienza hanno pubblicato il nuovo rapporto sulla qualità della vita nelle province italiane portando l’area brianzola al decimo posto dal 15esimo. Uno sguardo al dettaglio dei parametri che hanno migliorato la posizione in classifica dai dati pubblicati lunedì 15 novembre.

Di certo il lavoro e gli affari, che da queste prati già erano premianti ma che nell’ultimo anno – nonostante la mattanza del Covid – ha permesso alla provincia di passare dalla 39esima alla 31esima posizione – in un comparto in cui le prime cinque, per esempio (Bolzano, Bologna, Fermo, Trento e Cuneo) si sono al massimo scambiate di posto.

LEGGI il passaggio in top ten

In particolare è migliorata tra le categorie nel “tasso di occupazione”, dal 20esio al 17esimo per quanto sia peggiorata nei protesti (da 20 a 23) così come ha fatto passi da gigante nel numero di startup e Pmi innovative (da 56 a 37) mentre è crollato il tasso di disoccupazione (da 39 a 14). Se la pandemia si è fatta sentire è nel numero di imprese cessate ogni 100 attive, nella cui classifica Monza e Brianza passa dalla posizione 56 alla 90.

Anche se i paradigmi sono differenti, anche secondo Italia oggi peggiora l’ambiente della Brianza così come per Legambiente-Il Sole 24 ore: secondo il quotidiano in giallo, il monzese perde quattro posizioni passando dal 10moposto al 14esimo. A condannare il territorio i livelli di biossido di azoto (dalla 79esima alla 96esima), mentre migliora il tasso di pm10 (complice lo stop da lockdown) da 93 a 73, mentre cambiano poco le micropolveri 2,5 (da 97 a 89). Stabile la posizione, pessima, in consumi idrici (99 s u107), mentre la raccolta rifiuti passa dalla 13esima alla posizione alla numero 10 ( ma nel particolare la differenziata dei rifiuti solidi nel capoluogo peggiora da 39 a 47). Ferme le brutte performance sul numero di veicoli circolanti (peraltro sprofonda dal posto 7 al 69 in auto ibride o elettriche), così come la presenza di fotovoltaico (73esima posizione). Il territorio cede li passo su piste ciclabili e aree pedonale (perché migliorano gli altri, evidentemente): nel primo caso da 15esimo al 19esimo posto, nel secondo dall’87esimo al 90esimo.

Monza nonostante il Parco riesce a perdere anche sul verde urbano (da 14 a 20) ma vince e stravince su densità di verde per popolazione nei capoluoghi: prima in classifica dopo il terzo posto del 2020. Lieve peggioramento nel trasporto pubblico (da 78 a 80 su 107).

Sicurezza? Monza passa in peggio dalla posizione 23 alla 43. Pesano gli omicidi volontari (dalla 78esima alla 27esima posizione, ma in questo caso sono le unità a fare la differenza, fortunatamente), così come quelli colposi o preterintenzionali (da 4 a 11). Stabili i tentati omicidi, meglio le lesioni dolose (dalla 13esima alla posizione 8, che significa meno reati ovviamente). Quasi stabili le violenze sessuali (da 44 a 47), sprofondo per i sequestri di persona (altra categoria in cui le unità pesano come macigni, da 14esima a 86esima posizione). Monza e Brianza peggiorano per droga (da 9 a 12), migliora in sfruttamento della prostituzione (podio per basso tasso), scippi stabili (da 79 a 76), mentre i furti d’auto restano una piaga (da 84 a 88) come quelli in appartamento (da 101 a 100) e altri tipi di furti (da 78 a 80). Monza invece primeggia negativamente nelle estorsioni (da 14 a 10 come posizione in classifica), ma migliora nel basso numero di rapine in banche e poste (da 26 a 66) e altri luoghi (da 85 a 89). Triste primato in furti e frodi informatiche: ottava posizione, ma meglio della seconda di dodici mesi prima.

LEGGI Ecosistema urbano 2021

La provincia migliora il suo ranking nel settore sociale passando dalla posizione 71 alla 50 (a metà classifica) con stabili dati per morti e feriti, per suicidi, tasso di disoccupazione giovanile stabile (ma nono lusinghiero, 74esima posizione), bassi reati sessuali sui minori (33esima posizione). Fino al 2019 il tasso di mortalità tra under 65 ed over 65 ha premiato migliorano le classifiche della Brianza.

Istruzione e formazione: monza da top ten con il 28esimo, 10mo, 18esimo, 7mo, 10mo posto in diploma superiore o laurea, efficace per formazione continua, competenze alfabetiche e competenze numeriche, ma crolla la frequenza all’asilo, dal 42esimo al 62esimo posto.

Precipita la popolazione che dal 35esimo posto del 2020 passa al 65esimo del 2021, condannati ancora dalla densità demografica (penultimo posto in Italia), emigrazione (84esimo posto, era 82),morti (da 7 a 30), immigrati (da 12 a 17), nascite (da 24 a 30).

Il sistema sanitario resta complessivamente di bassa classifica (da 79 a 70 nel ranking nazionale) e se va bene o benino con i posti letto in ostetricia e ginecologia (da 35 a 24), cardiologia (da 73 a 70), terapia intensiva (da 70 a 66), restano al palo i posti di oncologia (97esima posizione).

Butta male in tempo libero e turismo, dove Monza è all’89esimo posto in Italia su 107. Fanalini di coda in agriturismi (107), pessimi in ristoranti (97) e in bar e caffè (98), cinema (65), associazioni artistiche e culturali (76), librerie (99). Ma se la cava in palestre (18).

Infine il reddito e la ricchezza: Monza e Brianza stabili dal 6o al 7mo posto con il quinto posto in reddito medio pro capite (5), retribuzione media per i dipendenti (14esimo, ma era al secondo), importo pensioni (da 10 a 8), ricchezza patrimoniale (27esimo posto), paga pegno sul prezzo delle case in zona semicentrale (94).