È cominciata la scorsa settimana, nonostante il clima torrido, l’attività di posa della nuova pavimentazione che caratterizzerà l’area di piazzale 25 aprile, lo spazio urbano sul quale si affaccia la stazione ferroviaria, che ormai dallo scorso gennaio è oggetto di un intervento di riqualificazione, parte integrante di un accordo quadro sottoscritto da amministrazione comunale e Reti Ferroviarie Italiane, affidato dalla direzione operativa infrastrutture di Milano di Rfi alla Francesco Comune Costruzioni di Frattamaggiore, nel napoletano, capogruppo e mandataria dell’associazione temporanea di imprese che comprende la Infratech Consorzio Stabile, con sedi a Milano e Napoli, ed il Gruppo Millepiani di Misinto. L’importo dei lavori, che dovrebbero concludersi entro Natale, è stimato in 1 milione 35mila 606 euro e 35 centesimi. La porzione interessata per ora dalla novità è quella che gravita lungo la via Papa Giovanni XXIII, destinata a cantiere terminato ad accogliere la corsia riservata ai taxi, che loro malgrado dovranno allontanarsi dal cuore del piazzale 25 aprile.
Stazione: perplessità per l’impossibilità di soste sul piazzale
Il dettaglio dell’opera, o almeno uno dei suoi aspetti peculiari, peraltro già trattato nei mesi precedenti anche su queste colonne, era tornato alla ribalta un mese fa, in occasione della colazione con i residenti al Ceredo che ha visto protagonista il sindaco Alberto Rossi. In quella circostanza, Francesco Mandarano, già consigliere comunale di Rifondazione comunista ed oggi componente del direttivo del neonato comitato di quartiere, aveva espresso i suoi dubbi, inerenti l’impossibilità per le vetture di fermarsi sul piazzale, che potrebbe complicare non poco la vita a chi arriva da fuori per accompagnare o accogliere un amico o un congiunto pendolare. «I risultati della riqualificazione -aveva replicato il sindaco Alberto Rossi– andranno valutati alla fine dei lavori». Fin d’ora, comunque, sul piazzale è possibile intravvedere lo scheletro di quella che sarà la corsia denominata “Kiss&Ride”, che permetterà agli utenti del treno di salire o scendere al volo dalle automobili, senza tuttavia l’opportunità di una sosta prolungata, nonché ai residenti nella storica Villa Trabattoni di accedere alle loro abitazioni.
Stazione: tra le finalità, uno spostamento del traffico veicolare
L’intervento nel suo complesso è stato pensato per spostare dal piazzale 25 aprile il carico del traffico veicolare, facilitando invece il ricorso alla mobilità dolce per raggiungere la stazione, come testimonia la previsione sul posto di una velostazione per il ricovero delle biciclette, che si spera possa finalmente rispondere alle esigenze dei pendolari ciclisti ed evitare furti ed atti vandalici che spesso salgono alla ribalta delle cronache. L’opzione migliore, soprattutto per coloro che, a cantiere ultimato, avranno la necessità di attendere una persona in uscita dalla stazione, sarà quella di spostarsi in largo Lazzati, sede del terminal degli autobus, su cui insiste un’uscita pedonale dal primo binario e dove è possibile parcheggiare senza difficoltà.