Avrebbero influito sullo svolgimento di alcune gare d’appalto (per un valore complessivo di 27 milioni di euro) per la fornitura di macchinari per la cura di tumori ad alcune aziende ospedaliere: per questo motivo a quattro persone, responsabili e manager della società Elekta spa, multinazionale svedese con sede italiana ad Agrate Brianza che si occupa di forniture di apparecchiature mediche, è stata applicata la misura degli arresti domiciliari con l’accusa di associazione per delinquere e turbativa d’asta.
Ad eseguire le ordinanze di custodia nell’ambito dell’operazione denominata “Gare d’assalto” sono stati i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano su ordine del gip milanese Giuseppe Gennari. Le indagini, eseguite dal Nucleo di polizia tributaria di Milano sono coordinate dal procuratore aggiunto Giulia Perrotti e dal pm Giovanni Polizzi. Eseguiti sequestri di documenti in numerosi ospedali ed enti in tutta Italia oltre che alla Lilt, la Lega italiana lotta ai tumori.
Notificati anche avvisi di garanzia per altre 22 persone per turbativa d’asta, mentre alla società Elekta è contestata la responsabilità amministrativa degli enti ai sensi del decreto legislativo 231/2001.