Il concerto del 14 dicembre nel teatrino di corte rinnovato e gli appuntamenti musicali promossi dall’amministrazione comunale sono gli unici segni del Natale alla Villa reale di Monza. Al momento non ci sono decori all’esterno e nemmeno nelle sale interne. In passato era stata abbellita e illuminata la fontana della corte d’onore ed era sempre stato realizzato un albero negli appartamenti di Margherita o nel salone delle feste. Due anni fa, la presenza del misterioso cervo nel parco, aveva dato il pretesto per una campagna natalizia con l’effige proprio di un cervo bianco. Non arriverà a Monza nemmeno “Trame di luce”.
«Gli organizzatori hanno detto che i costi sostenuti lo scorso anno – spiega il direttore Bartolomeo Corsini – sono stati troppo elevati». Ora l’unica speranza è quella di vedere nei prossimi giorni l’arrivo di un albero di Natale nella corte centrale.
Poco Natale alla Villa reale di Monza (per ora): il 14 dicembre c’è il concerto che con gli appuntamenti musicali sono gli unici segni di festa alla reggia
Intanto, inaugurato nel 1807 con “Le Nozze di Figaro”, proprio con alcune arie dell’opera mozartiana il teatrino di corte riaprirà al pubblico. La prima occasione per sedersi sulle nuovissime poltroncine rosse installate a inizio settimana sarà il concerto di Natale (su inviti) il 14 dicembre. Oltre ad alcune arie de Le Nozze di Figaro, l’orchestra da Camera Canova diretta da Enrico Saverio Pagano eseguirà una parte di Apollo e Hyacinthus di Mozart e la serata si concluderà con la raccolta “Wood Works” del Danish String Quartet con musiche del nord Europa.
Dopo quasi cinque anni di chiusura per i lavori di consolidamento della struttura, rifacimento degli impianti e restauro degli apparati decorativi di epoca napoleonica, il teatro della Reggia torna alla funzione di intrattenimento per la quale era stato progettato e realizzato in soli sette mesi per desiderio del vicerè Eugenio di Beauharnais per la consorte Amalia di Baviera.
Il cantiere di restauro da 1,2 milioni di euro ha rivelato il passato di questi spazi, progettati in origine da Giuseppe Piermarini come locali guardaroba per le cucine della Reggia. Sono state ritrovate le vasche, il forno a legna, la ghiacciaia, le piastrelle della cucina nei locali adiacenti. Per la nuova stagione bisognerà invece attendere la nomina di un curatore che si occuperà di sviluppare un programma artistico.