PizzAut, la pizza No War per raccogliere fondi per l’Ucraina e l’abbraccio del ristorante alla russa Julia

PizzAut, la pizzeria inclusiva nata dal progetto di Nico Acampora. ha deciso di donare 5 euro a un progetto in Ucraina per ogni pizza “No War” servita. Sabato al tavolo si è seduta una ragazza russa, Julia.
Ristorante Pizzaut
Ristorante Pizzaut

Mangiate la pizza, non fate la guerra. La semplificazione forse è eccessiva ma spiega l’ennesimo impegno di PizzAut, la pizzeria inclusiva nata dal progetto di Nico Acampora: 5 euro donati a un progetto in Ucraina per ogni pizza “No War” servita. L’ultima entrata nel menu del ristorante di Cassina de’ Pecchi (che entro fine anno bisserà a Monza nell’area ex Philips) ha ingredienti molto semplici: “Amore, Amore, Guanciale croccante, fiordilatte, patate al rosmarino, pomodorino fresco e una spruzzatina di pepe nero…e ancora un pochino di amore”.

La nuova pizza “No War” è stata ordinata sabato da Julia, una ragazza russa. E intorno a un tavolo nell’hinterland milanese si è avuta una dimostrazione dell’assurdità degli ultimi dieci giorni. Quello che è successo è stato raccontato direttamente da Nico Acampora.

“Nico ci tenevo tantissimo, ha detto Julia, perchè il popolo russo non c’entra con la guerra, la guerra la fanno i potenti la povera gente come noi la subisce e basta. Voi siete un esempio immenso di umanità e volevo dirvelo – fanno sapere dal ristorante – Tutti applaudono …e Lorenzo il cameriere Autistico corre ad abbracciare Julia…che nel frattempo è scoppiata a piangere. Da PizzAut succedono cose meravigliose, anche durante la Guerra”.

Al ristorante gestito da ragazzi autistici il progetto della pizza No War è nato nei giorni scorsi perché “le persone con disabilità sono le ultime durante i periodi di pace figuratevi sotto le bombe”.

Quindi il ricavato sarà destinato alla popolazione ucraina colpita dalla guerra “con particolare attenzione ad organizzazioni che lavorano con persone disabili”.

“Abbiamo pensato cosa potessimo fare noi di PizzAut per aiutare chi sta vivendo la drammaticità della guerra – ha dichiarato Nico Acampora – Noi facciamo pizza e abbiamo pensato di sostenere le famiglie ed i bambini attraverso il nostro lavoro. Pizzaioli e camerieri speciali hanno capito quello che sta succedendo e sono orgogliosi di poter aiutare chi soffre”.