Più rifiuti da bruciare (di chi?) al forno inceneritore di Desio

Alla fine il Piano di Bea è passato. E anche in scioltezza. L’inceneritore di Desio potrà bruciare più rifiuti. E ciò nonostante il forno già oggi sia sottoutilizzato. Gli oppositori al piano temono che a Desio giungano anche quelli prodotti in altre regioni d’Italia.
Aumentano i rifiuti conferiti al forno di Desio
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Alla fine il Piano è passato. E anche in scioltezza. L’inceneritore di Desio potrà bruciare più rifiuti. E ciò nonostante il forno già oggi sia sottoutilizzato (nel 2011 smaltite 56mila tonnellate, il 71% della sua capacità). Con il nuovo piano industriale di Bea (Brianza energia ambiente) approvato venerdì a maggioranza dagli enti soci, si passerà da 80mila a 88mila tonnellate annue di rifiuti inceneriti. Rifiuti di chi? Gli oppositori al piano temono che a Desio giungano anche quelli prodotti in altre regioni d’Italia. Ma chi ha avallato la proposta di Bea? I comuni di Cesano Maderno, Lentate sul Seveso, Limbiate, Meda, Nova Milanese, Seregno e Solaro. Si sono invece astenuti i sindaci di Varedo e Muggiò e la Provincia di Monza e Brianza. Chi ha votato no? Chi il forno ce l’ha in casa (…), Desio e Bovisio. Ma perché un consenso così ampio? Forse perché con il«sì» i soci si vedranno diminuire le tariffe come clienti, 12 euro in meno a tonnellata nel 2014 e 25 euro nel 2020 oltre a una prevista riduzione degli investimenti a carico da 25 a 15 milioni di euro con un tempo di ritorno previsto da 20 a 15 anni. E di questi tempi la parola «risparmio» conta probabilmente più di «ecologia».