Pedemontana, Ponti (Pd): “Sul pedaggio della B2 si pronunci il presidente della Regione”

Riunione sul tema pedaggi di Pedemontana nella tratta B2 al circolo Pd di Lentate: il partito ha raccolto 5.500 firme contro il provvedimento
La riunione al circolo Pd di Lentate

«Ho stima per l’ingegner Sabato Fusco, direttore generale di Pedemontana, ma sul tema pedaggi non è lui il nostro interlocutore. La scelta è politica e a pronunciarsi dev’essere il Attilio Fontana, presidente della regione Lombardia. Per questo motivo noi crediamo che ci siano tutte le ragioni per sostenere un’istanza così importante che arriva direttamente dal territorio e soprattutto da Lentate, che sarà il comune maggiormente colpito dal pedaggiamento».
Il brianzolo Gigi Ponti, consigliere regionale del Partito Democratico, nello scorso fine settimana ha voluto dire in modo forte e chiaro il no contro l’introduzione del pagamento del pedaggio nella tratta B2 della Pedemontana.

Pedemontana, il Pd: “Il pedaggio sarebbe un provvedimento ingiusto e insensato”

«È il tratto compreso tra Lentate sul Seveso e Cesano Maderno – ha ricordato Ponti – quello che ogni giorno è percorso da migliaia di automobilisti in modo totalmente gratuito. Il pedaggio non è l’idea migliore. E’ un provvedimento ingiusto e insensato». Frasi pronunciate nella sede del circolo cittadino del Partito Democratico di Lentate, dove si sono dati appuntamento i dem della zona per dimostrare quanto sia uniti in questa battaglia a favore dei cittadini. «La decisione finale spetta a chi governa la Lombardiaha aggiunto Antonio Mandato, segretario cittadino del Pd -, ma noi continueremo ad opporci ad un’opera dannosa per l’ambiente e per le tasche di migliaia di cittadini, che sulla tratta B2, da sempre gratuita, perderanno il diritto alla mobilità, solo per sostenere un progetto già finanziato con i soldi pubblici e che da solo non sta in piedi».

Contro il pedaggiamento di Pedemontana raccolte dal Pd 5.500 firme

Con lui anche il segretario provinciale dei dem, Lorenzo Sala: «Sul pedaggio della tratta B2 Regione Lombardia è ad un bivio: continuare a non ascoltare le istanze del territorio, così come ha fatto sino ad oggi con tutti i comuni della diverse tratte interessate da Pedemontana, oppure, per una volta può ammettere di aver sbagliato e impegnarsi a trovare una soluzione che non gravi sulle tasche dei cittadini e dei lavoratori brianzoli».
Il Partito Democratico, intanto, continua a raccogliere le firme contro il pedaggiamento della futura autostrada. Al momento l’iniziativa può contare su 1.400 firme cartacee e oltre 4mila firme online, per un totale di 5.500 firme nei comuni della tratta B2. «Questa – conclude Ponti – è la testimonianza di come il problema sia avvertito da tutti i cittadini brianzoli dell’area, sia per i costi in sé sia per il congestionamento del traffico, che il pedaggio causerà alla viabilità ordinaria».