Pedemontana: la Provincia MB non recepisce la Tratta D Breve nel Ptcp, il centrosinistra esulta, ma la partita è ancora aperta

Il consiglio provinciale non accoglie il progetto della D Breve di Pedemontana nel Ptcp, ma la questione è ancora aperta.
La tratta D breve di Pedemontana
La tratta D breve di Pedemontana

La Provincia di Monza non accoglie il progetto della Tratta D Breve nel suo Ptcp, il centrosinistra esulta, ma la questione rimane ancora aperta. Recentemente il consiglio di via Grigna approvando alcune variazioni al documento di piano per infrastrutture e mobilità non ha recepito il suggerimento di Regione Lombardia di includere già l’ultima sezione dell’autostrada brianzola nella zona compresa tra Usmate-Velate e Agrate toccando anche Vimercate Burago, Carnate e altri paesi. La decisione è stata salutata positivamente dal gruppo di minoranza provinciale Brianza Rete Comune.

Pedemontana: Monti e la sordità della Regione

“All’interno di questi procedimenti – spiega il consigliere Giorgio Montila Regione è tenuta ad effettuare una verifica sul Piano. In questo caso, Regione Lombardia aveva suggerito di inserire una rappresentazione della Tratta D Breve sulle tavole del Ptcp. Il Presidente Santambrogio, lo scorso gennaio, con un proprio decreto aveva recepito interamente l’indicazione della Regione.” “Il tema della Tratta D Breve – prosegue Monti – è stato oggetto di diversi passaggi che hanno coinvolto il Consiglio Provinciale e i Comuni interessati, e in nessuno di questi passaggi era stato esplicitato il recepimento di quanto suggerito da Regione Lombardia. La D Breve è una variante che ha un livello di progettazione e autorizzazione appena preliminare e non ancora vincolante per la pianificazione provinciale. Il tutto in un quadro di criticità viabilistiche e ambientali ancora da affrontare. Il suo inserimento nel piano avrebbe di fatto costituito una forma di appoggio politico a alla variante, ma soprattutto al metodo di Regione Lombardia di totale sordità nei confronti dei territori e delle comunità coinvolte” .

Pedemontana: Facciuto e lo studio del traffico del Pim

Sul piano delle criticità, il consigliere Francesco Facciuto richiama lo studio PIM.Non si poteva non tenere conto delle risultanze dello studio condotto dal Centro PIM commissionato dalla Provincia, anche a seguito delle nostre azioni in Consiglio Provinciale: l’analisi, oggi ufficiale, conferma come l’ipotesi di Tratta D Breve non concorra a migliorare le prestazioni del nostro sistema viabilistico in modo apprezzabile. Ne consegue che oggi è necessario considerare delle soluzioni alternative.”

Pedemontana: Di Vincenzo e Rossi e l’accordo con i capigruppo

“Per tutti questi motivi – spiega il capogruppo del centrosinistra Vincenzo Di Paoloabbiamo proposto un emendamento per modificare la scelta inizialmente adottata dal Presidente e proposta al Consiglio, chiedendo di non recepire il suggerimento della Regione e quindi di non inserire la Tratta D Breve nei documenti della Provincia.” “Nel corso di diverse riunioni dei Capigruppo – specifica Di Paolo – abbiamo raggiunto un accordo con la maggioranza, condividendo un testo approvato da tutto il Consiglio. È un segnale che rafforza ulteriormente un impegno che deve essere trasversale e allargato a tutte le realtà del nostro territorio. La Tratta D Breve, per noi, non ha alcuna concreta ragione di esistere e ribadiamo la nostra contrarietà all’opera complessiva, come già fatto all’interno del Consiglio Provinciale in diverse occasioni” Un’altra considerazione sulla quale, in Consiglio, è stata trovata condivisione riguarda l’atteggiamento della Regione in merito ai report dei Tavoli di lavoro che hanno visto coinvolti tutti i Comuni delle varie Tratte. “A distanza di un anno – ha ricordato il consigliere Alberto Rossi stiamo ancora aspettando i riscontri e le risposte da parte di Regione: si tratta di una grave mancanza di rispetto istituzionale di Regione Lombardia nei confronti della Provincia”.

Pedemontana: la questione ancora da definire

Inoltre non c’è stata ancora una definizione ufficiale della Tratta D se sarà lunga o breve anche se il direttore generale di Apl Sabatino Fusco ha lasciato intendere che anche per contenere i costi l’autostrada dovrebbe fermarsi ad Agrate per collegarsi all’A51 e all’A4 e serviranno ancora tanti passaggi tecnici compresa la valutazione del Cipes per arrivare alla quadra del progetto.