In ricordo di Giorgio Fustinoni. Per riconoscenza ad Annamaria Pagnoni anche e soprattutto per essere stata una delle prime donne medico in Italia. L’impegno per gli altri di Domenico De Falco. Il cuore grande di Orazio Ferro. L’immaginazione al potere della compagnia Il Veliero.
Sono loro i “Giovannini d’oro” e la “Corona ferrea” di Monza per il 2021: si tratta dei più importanti riconoscimenti civici del capoluogo della Brianza, consegnati come tradizione il giorno della patronale di san Giovanni all’arengario. Così sarà anche quest’anno, con una cerimonia anticipata alle 9.30 del mattino per assicurare il distanziamento sociale ed evitare la canicola che era costata tanto, a tanti, un anno fa. Per le stesse ragioni la santa Messa solenne in duomo è stata posticipata alle 11.
“La commissione per l’assegnazione delle civiche benemerenze, presieduta dal sindaco Allevi ha valutato ieri le numerose candidature pervenute, selezionando i premiati 2021 all’unanimità” ha scritto il Comune. Ecco le motivazioni diffuse dall’amministrazione comunale.
Giorgio Fustinoni (alla memoria) – Colonna del basket a Monza, ha dedicato la sua vita allo sport, considerando l’amata disciplina della palla a spicchi una metafora della vita, in cui apprendere e concretizzare i valori più alti: il rispetto dell’altro, la nobiltà della fatica e dell’impegno per raggiungere i propri obiettivi. Indimenticabile e stimato docente di Educazione Fisica al Liceo Frisi, per 40 anni ha allenato generazioni di giovani alla “Forti e Liberi”; conosciuto in città anche per il suo impegno politico è stato consigliere comunale dal 1997 al 2002 e sostenitore generoso dell’Associazione Sordi Monza e Brianza. Ha perso la sua battaglia contro il Covid nel mese di aprile, lasciando in città un esempio incancellabile di educatore e di sportivo.
Annamaria Pagnoni – ha speso la sua vita professionale nella cura degli altri. Cardiologa, è stata tra le prime donne medico in Italia, maturando una lunga e brillante carriera all’Istituto Tumori di Milano per 34 anni, lavorando al fianco del Prof. Umberto Veronesi. È stata una vera e propria antesignana dell’impegno femminile nelle studio delle materie scientifiche.
Appassionata di letteratura, memoria storica della città, ha raccontato pagine importanti della dinastia di industriali alla quale appartiene: all’azienda del padre si deve, tra l’altro, la fusione in bronzo del Monumento ai Caduti. I suoi scritti restituiscono nitidamente le immagini e le principiali vicende della città a cavallo tra le due guerre. Con i suoi 101 anni, dopo aver sconfitto il Covid, è tuttora tra le più longeve concittadine monzesi.
Domenico De Falco – Oltre 30 anni fa arrivò come ospite all’asilo notturno di via Raiberti. Poco tempo dopo gli furono consegnate le chiavi della cucina per dedicarsi alla preparazione dei pranzi per gli ospiti, prima come volontario e poi come dipendente della San Vincenzo onlus. Da allora lavora con un contratto di qualche ora al giorno ma sceglie quotidianamente di dedicare l’intera giornata a servizio dei senzatetto, per i quali è diventato un punto di riferimento irrinunciabile. Oggi, anche grazie al suo impegno, la struttura distribuisce fino a cento pasti al giorno. Senza chiedere nulla in cambio, Domenico da persona in difficoltà si è messo a servizio dei più fragili, distinguendosi per il tratto dignitoso della sua presenza, mai ripiegato sulle proprie fatiche.
Orazio Ferro – Medico stimato e apprezzato per la sua spiccata empatia e umanità con i pazienti, è dirigente di cardiochirurgia all’ospedale San Gerardo dal 1999 e professore a contratto nella scuola di specializzazione di cardiochirurgia all’Università Milano-Bicocca. Associa al suo impegno professionale, che svolge con dedizione e generosità esemplari, un’intensa attività nell’ambito delle associazioni di volontariato cittadine: è promotore dell’“Albero Fiorito”, il progetto a favore dei degenti ospedalieri che ha portato circa 800 artisti in ospedale per spettacoli dedicati ai pazienti, realizzati in collaborazione con ZeroConfini pnlus. Partecipa attivamente alle attività dell’associazione Luce e Vita onlus, in favore deigli adulti leucemici, a quelle del Rotary Club e dal 2011 è consigliere di Brianza per il Cuore onlus, protagonista infaticabile del progetto “Monza città cardioprotetta”. I numerosi riconoscimenti ricevuti per l’attività sociale lo qualificano a pieno titolo come “Medico del Cuore”.
Compagnia teatrale Il Veliero. Il Premio Corona Ferrea sarà assegnato all’Organizzazione di Volontariato “Il Veliero Monza”. Dal 2003 punto di riferimento cittadino nell’ambito della disabilità, si distingue per gli innovativi progetti in campo culturale, con particolare riferimento al teatro. Superando ogni barriera è stata in grado di coltivare talenti e formare attori, che hanno avviato esperienze artistiche nazionali di grande rilievo. Ideatrice del Festival Internazionale della disabilità “Lì sei vero” ha proseguito la propria attività anche durante il lockdown, sperimentando strumenti innovativi e linguaggi digitali per non lasciare mai indietro nessuno.