Soprattutto in questa Santa Pasqua non possiamo non augurarci di condividere, con “l’ostinazione della fiducia”, il dono della pace, nella speranza che tutti lo accolgano per aiutarci a superare ogni forma di rassegnazione e assuefazione, stanchezza e polemiche incrociate, diffidenze e fatalismi striscianti nei confronti di tanti segni di male e di morte che ogni giorno, attraverso notizie e immagini, si incidono nella nostra mente e nel nostro cuore.
Pasqua, l’augurio di monsignor Provasi a Monza: «Insistere per diventare testimoni di pace»
Celebrare la Pasqua, che nella sua origine ebraica richiama la liberazione dalla schiavitù d’Egitto, per ogni persona di buona e fiduciosa volontà non può non essere invito contagioso e insistente a diventare testimoni di pace e di riconciliazione, di fiducia ed incoraggiamento a seminare, con perseveranza e gioia attorno a noi segni di vita nuova e fraterna, capaci di incoraggiare, accompagnare e guidare chi desidera impegnarsi per rendere migliori gli ambienti nei quali il Signore ci chiama a vivere e a operare per il bene comune.
Pasqua, l’augurio di monsignor Provasi a Monza: «Auguro che nascano laboratori di pace»
Auguro alla nostra città, della quale si riconosce la laboriosità e la diffusa abilità artigianale, di imparare ad animare numerosi “laboratori di pace” che, partendo dai suoi quartieri, dalla vita concreta e quotidiana dei tanti condomini e dalla molteplicità di associazioni che sanno affrontare ed alleviare tante fragilità umane e sociali, sorgano esempi luminosi di riconciliazione e di vita personale e sociale caratterizzata da tutte quelle virtù sociali che ci permettono di superare la sola logica della violenza nel rivendicare i diritti ed assumere la forza del dialogo per tutelare il bene delle persone, rispettandone la dignità, soprattutto nelle situazioni di fragilità e disagio sociale, facilmente riscontrabili in una società complessa ed in rapita trasformazione.
Pasqua, l’augurio di monsignor Provasi a Monza: «La pace è un edificio da costruirsi continuamente»
È vero che “la pace non è mai qualcosa di raggiunto una volta per tutte, ma è un edificio da costruirsi continuamente” con pazienza, perseveranza, umiltà e coraggio di riconciliazione e di fiduciosa ricostruzione di quei rapporti di buon vicinato che possono rendere sempre più accogliente e collaborante il volto di una città.
monsignor Silvano Provasi, arciprete di Monza