Parco di Monza: la quercia secolare crollata nel 2023 ha avuto “figlie”

La pianta gemella non è mai stata rimossa e la scelta ha premiato il Consorzio: un alberello sta crescendo a fianco, altri portati in un vivaio.
La figlia della quercia gemella a Giardini reali di Monza
La figlia della quercia gemella a Giardini reali di Monza Fabrizio Radaelli

Il tronco spezzato e schiantato a terra, le immense radici sollevate e rivolte al cielo e gli agronomi, intenti alla conta dei danni, minuscoli al cospetto di una delle regine dei giardini reali della Reggia. Di qui a una manciata di giorni, due anni fa, Monza avrebbe perso (anche) uno dei suoi alberi monumentali: la quercia rossa, una delle due gemelle, tra i simboli – forse il più riconoscibile – del patrimonio arboreo del parco, sarebbe stata abbattuta dalle violente raffiche di vento che hanno caratterizzato il nubifragio di luglio 2023. Le prime foto che l’hanno immortalata spezzata avevano fatto il giro del web.

Parco di Monza: la quercia secolare e la scelta di non rimuoverla

Ora, quasi ventiquattro mesi dopo, i frequentatori dei giardini e del parco a vederla così ci hanno fatto l’abitudine: quella di lasciarla a terra, «in memoria di quanto accaduto», è stata una scelta precisa del Consorzio Villa reale e Parco di Monza – risoluzione adottata, in circostanze simili, anche da altre realtà: in passato lo ha fatto ad esempio anche la reggia di Caserta. Lo ricorda l’agronomo Dante Spinelli, sottolineando che volontà dell’ente è stata anche quella di conservare il patrimonio genetico della quercia rossa, che all’epoca dello schianto aveva abbondantemente superato i due secoli di vita.

Un’operazione, quella della conservazione, resa possibile grazie al ritrovamento, nelle sue vicinanze, di una serie di querce figlie. «Una – spiega – sta crescendo, protetta da recinzioni, proprio accanto alla madre»: la si nota subito lungo il pratone antistante la Villa reale per le sue foglioline verde brillante. Alta poche decine di centimetri, è ancora uno scricciolo di quercia, ma non si fatica a immaginare quanto grande potrà diventare, nel caso in cui riuscisse a seguire le imponenti orme della madre. Le altre figlie, una dozzina in totale, «sono state trasportate al vivaio forestale regionale Ersaf di Curno, in provincia di Bergamo, dove da due anni stanno crescendo con tutte le cure e le attenzioni del caso. È previsto l’anno prossimo il loro trasferimento a Monza: in collaborazione con la Soprintendenza bisognerà valutare in quali zone posizionarle».

Parco di Monza: la quercia secolare e le altre piantumazioni

La collaborazione con Ersaf proseguirà anche nell’ambito delle attività previste dal secondo lotto di interventi di piantumazione definiti dal Consorzio per andare a rinfoltire «le zone in cui abbiamo notato, anche come conseguenza degli eventi estremi dell’estate 2023, la presenza di una minore copertura arborea. In alcune delle aree meno battute del parco sono oltretutto necessarie ulteriori operazioni di rimozione di tronchi e rami: non tutti gli alberi hanno mostrato subito i danni patiti». Le nuove piantumazioni sono in calendario a partire dall’autunno e coinvolgeranno anche viale Mirabello, su cui il Consorzio lavorerà in collaborazione con la gestione dell’autodromo.