Un dobermann senza museruola e guinzaglio attacca un golden retriever a passeggio con il suo padrone. È sabato mattina nel parco di Monza, lungo la strada che costeggia i giardini reali verso il santuario delle Grazie Vecchie.
Il dobermann attacca e il padrone fa fatica a staccarlo dall’altro cane che non riesce a divincolarsi. Urlano i due padroni, si prendono a male parole, fino a quando riescono nell’impresa di separare i due cani. Il padrone del dobermann mette il guinzaglio e si accerta delle condizioni dell’altro cane. Per fortuna solo un grande spavento e nessuna conseguenza.
Qualche giorno prima invece vittima di un attacco di due cani da caccia liberi era stato un runner del Monza Marathon team, morso a una mano nel tentativo di proteggere il suo cagnolino.
Gli incidenti di questo tipo purtroppo nel parco sono all’ordine del giorno e sono in pochi a rispettare il regolamento vigente che prevede per i cani il guinzaglio e la museruola.
Da tempo il Consorzio di gestione e il Comune di Monza stanno pensando a una modifica del regolamento che individui aree di sgambamento dove lasciare liberi i cani, ma la bozza deve ancora passare il vaglio degli enti coinvolti (tra cui la Soprintendenza e il Parco Valle Lambro) per approdare in consiglio comunale.
“I nostri agronomi che si occupano della flora e fauna del parco – spiegano dagli uffici del Consorzio – hanno valutato delle aree in prossimità degli ingressi dove lasciare liberi i cani. Non si tratta di una scelta facile perché occorre tutelare anche la fauna presente nel parco che potrebbe subire attacchi”.
La conferma arriva dall’assessore all’Ambiente e ai diritti per gli animali Martina Sassoli: “La bozza del nuovo regolamento è pronta – spiega – ma non c’è regolamento che tenga davanti all’inciviltà delle persone. Sono sconvolta da quanto accaduto al maratoneta, soprattutto perché il proprietario dei cani che lo hanno attaccato non si è fermato nemmeno per chiedere scusa. Di fatto il regolamento vigente impone il guinzaglio, ma vediamo quotidianamente cani lasciati liberi perché l’inciviltà è tanta”.
A vigilare sul rispetto del regolamento (vecchio o nuovo che sia) ci saranno da primavera anche i 40 nuovi volontari istituiti proprio dall’assessorato all’ambiente: “I Park Angels – prosegue Sassoli – stanno seguendo il loro percorso di formazione e sono pronti a prestare servizio all’interno del parco, soprattutto a protezione del patrimonio faunistico”.
Tra i progetti dell’amministrazione comunale c’è anche la prossima apertura di un rifugio di primo soccorso presso cascina del Forno per ricoverare gli animali del parco bisognosi di cure.