I carabinieri dei Nas entreranno negli ospedali pubblici e nelle cliniche private per monitorare il rispetto dei tempi per le visite specialistiche, gli esami e i ricoveri: la Regione si affida all’Arma per cercare di tagliare le attese che per parecchie prestazioni superano i dodici mesi.
Ospedali: carabinieri dei Nas per le liste d’attesa, coordinamento tra Regione, Ats e Nas
Il protocollo firmato lunedì 5 maggio dal presidente lombardo Attilio Fontana e dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso con il generale di brigata Raffaele Covetti, comandante del comando Carabinieri per la tutela della salute e con il tenente colonnello Salvatore Pignatelli, comandante del Gruppo Carabinieri per la tutela della salute di Milano, prevede un «coordinamento operativo» tra la Regione, le Ats e i Nas che con controlli mirati dovranno verificare il rispetto dei tempi «secondo le priorità cliniche individuate dal medico prescrittore», l’apertura delle agende di prenotazione, l’utilizzo dei ricettari rossi e la appropriatezza delle visite: gli interventi serviranno anche a capire se tutte le prescrizioni sono necessarie.
Il protocollo è accolto con scetticismo dalle opposizioni: «Per smaltire le liste di attesa – commenta il Movimento 5 Stelle – serve l’agenda unica di prenotazione».