Ospedale di Monza, la radiologia d’urgenza si rinnova con due apparecchi di tipo digitale

Completata la sostituzione e l’installazione di due nuove apparecchiature radiologiche di tipo digitale tecnologicamente avanzate nel settore della Radiologia d’urgenza dell’Ospedale San Gerardo di Monza.
La nuova apparecchiatura per la radiologia d’urgenza dell’ospedale San Gerardo di Monza

Nel settore della Radiologia d’urgenza dell’Ospedale San Gerardo di Monza sono terminate le fasi di sostituzione di vecchie strumentazioni con l’installazione di due nuove apparecchiature radiologiche di tipo digitale tecnologicamente avanzate, per l’esecuzione di indagini radiografiche di differenti distretti anatomici. Un’ulteriore conferma del progetto aggiornamento del parco macchine e delle apparecchiature del reparto di Radiologia diagnostica, interventistica e di pronto soccorso del nosocomio cittadino.

Prima della pandemia nel settore venivano eseguite all’anno oltre 75.000 prestazioni radiologiche urgenti di cui più del 72% rappresentati da esami di radiologia tradizionale quali radiografie dell’addome, dello scheletro e soprattutto del torace e polmone.

Durante la fase pandemica del 2020, del 2021 e dell’inizio di quest’anno – sottolinea il professor Davide Ippolito, responsabile della Radiologia d’urgenza – la radiografia del torace eseguita in urgenza ha svolto un importante ruolo nel rilevare rapidamente le manifestazioni polmonari dell’infezione da SARS-CoV-2 ed ha consentito in molti casi di isolare precocemente i pazienti infetti prima ancora dell’esito del tampone”.

L’aggiornamento e l’installazione di queste due nuove apparecchiature radiologiche servirà a migliorare la capacità diagnostica di qualità poiché la radiologia di tipo digitale è in grado di rispettare tutti i requisiti di riduzione della dose radiante grazie all’impiego di protocolli ed accorgimenti specifici di estrema importanza soprattutto nella popolazione pediatrica.

Inoltre, le immagini diagnostiche più dettagliate consentono ai medici radiologi di individuare con maggior precisione l’eventuale presenza di patologie (infettive, flogistiche, neoplastiche o legate a fratture) e di refertare con maggior accuratezza l’esame radiografico. Situazione che si rivela ottimale anche per i clinici che possono, così, indirizzare correttamente i pazienti verso il successivo iter diagnostico e terapeutico.

A questi vantaggi diagnostici si aggiunge un maggiore comfort non solo per il paziente ma anche per il personale tecnico sanitario di radiologia che collabora e partecipa attivamente all’esecuzione di queste prestazioni– sottolinea il dottor Rocco Corso, direttore della Radiologia – Per questi motivi le nuove apparecchiature rappresentano ulteriori risorse e servizi fondamentali offerti al cittadino che si presenta in ospedale con diversi bisogni clinici e diagnostici urgenti”.